Violentata e rapinata una donna di 94 anni: il colpevole incastrato dalle telecamere



La storia che stiamo per raccontarvi è un orrore senza fine. Un uomo di 25 anni ha perpetrato un attacco violento e una violenza carnale nei confronti di una donna di 94 anni. Questo agghiacciante episodio di follia ordinaria si è verificato nella mattina di martedì 6 giugno ed è stato interamente ripreso dalle telecamere. Tutto è accaduto in pochi istanti, quando il giovane, con una serie di precedenti penali, ha sorpreso la sua vittima proprio davanti alla porta di casa.



L’identificazione e l’arresto del colpevole

Grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori sono stati in grado di identificare l’uomo responsabile di questa terribile violenza. Si tratta di un cittadino cileno di 25 anni, Daniel Alberto Vergara Acosta, noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti penali legati a rapine e furti. Questa volta, tuttavia, è accusato di violenza carnale.

L’aggressione, la violenza e l’arresto di Daniel Alberto Vergara

Tutto è accaduto a Mendoza, in Spagna, quando Daniel Alberto Vergara Acosta ha rapinato una donna di 94 anni proprio davanti alla sua porta di casa. Ma l’aggressore non si è fermato qui. Ha successivamente aggredito la donna, commettendo un atto di violenza sessuale, per poi rinchiuderla nel bagno. Successivamente, ha cercato di fuggire per eludere la cattura. Tuttavia, la sua sorte è stata diversa. Nel condominio in cui risiede la signora, sono presenti telecamere di sicurezza che hanno registrato il suo volto.

L’arresto e le accuse a Daniel Alberto Vergara

Dopo aver visionato le immagini registrate, le forze dell’ordine hanno identificato l’uomo e avviato una caccia all’uomo. Daniel Alberto Vergara Acosta è stato catturato dalla polizia di Mendoza e accusato di abuso sessuale con violenza carnale. Sono state rinvenute prove sul luogo del crimine che lo collegano al terribile atto. Il 25enne è stato successivamente trasferito al Commissariato di Polizia n° 15 e messo a disposizione delle autorità competenti. Ora rischia fino a 10 anni di carcere, a meno che non siano presenti circostanze aggravanti.



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