L’orribile notizia è giunta, gettando un’ombra di dolore su Suviana, Emilia-Romagna. Vincenzo Garzillo, 68 anni, consulente di impiantistica, è stato trovato senza vita dopo l’esplosione della centrale idroelettrica a Bargi.
La speranza, un tempo viva, si è dissolta, lasciando dietro di sé solo il vuoto. A Suviana, nel cuore dell’Emilia-Romagna, dove la tragedia ha colpito duramente, è stato ritrovato il corpo dell’ultimo disperso. Vincenzo Garzillo, un napoletano di 68 anni, ex dipendente Enel, con 46 anni di esperienza nel settore degli impianti idroelettrici.
Garzillo, un punto di riferimento nella sua professione, lavorava presso la Centrale di Presenzano (Caserta) prima di andare in pensione. Tuttavia, la sua passione e la sua competenza lo hanno portato a continuare a lavorare come consulente per la Lab Engineering, un’azienda specializzata in metanodotti e tecnologie innovative. Era stato inviato in Emilia-Romagna per sovrintendere alla riattivazione degli impianti dopo l’esplosione.
Il dolore ha colpito duramente anche a Pianura, dove vive la famiglia di Garzillo. La moglie, Patrizia Buonomo, e la figlia, Fara, sono state lasciate sole nella loro angoscia, mentre il fratello della giovane, Mario, si è recato a Suviana per seguire da vicino le operazioni di ricerca. La solidarietà dei vicini, manifestata attraverso numerosi messaggi di sostegno, è stata una luce di conforto in un momento così buio per la famiglia.
Il tragico bilancio dell’incidente si è aggravato, portando il numero totale di vittime a sette. Oltre a Garzillo, sono stati ritrovati senza vita Vincenzo Franchina, Pavel Petronel Tanase, Mario Pisani, Adriano Scandellari, Paolo Casiraghi e Alessandro D’Andrea. Queste perdite lasciano un vuoto insormontabile nelle comunità di provenienza di queste persone.
Nei prossimi giorni, la famiglia e gli amici si prepareranno a dare l’ultimo saluto a Garzillo, celebrando la sua vita e il suo contributo al settore energetico.
