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Bambina muore dopo un piatto di gnocchi, la madre: “Chiesi di controllare il pacco”



Tragedia a Torre Spaccata, dove una bambina di nove anni è deceduta in seguito a un malore che si ritiene causato da uno shock anafilattico. La piccola, affetta da celiachia e con diverse allergie alimentari, aveva consumato un piatto di gnocchi in un ristorante situato all’interno del centro commerciale GranRoma, prima di accusare i primi sintomi che si sono rivelati fatali.



Secondo quanto raccontato dalla madre, la donna aveva chiesto espressamente al personale del ristorante di verificare che gli gnocchi serviti fossero privi di allergeni per garantire la sicurezza della figlia. “Ho chiesto al ristorante di controllare il pacco degli gnocchi. Siamo sempre stati attenti, non so cosa sia successo. Sono disperata”, ha dichiarato la donna, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera. Nonostante queste precauzioni, poche ore dopo il pasto, la bambina ha iniziato a manifestare gravi sintomi come un’eruzione cutanea diffusa e difficoltà respiratorie.

La situazione è rapidamente peggiorata, tanto che è stato necessario l’intervento del personale del 118. I soccorritori hanno somministrato adrenalina e Ventolin e hanno avviato le procedure di rianimazione sul posto. Tuttavia, ogni tentativo si è rivelato vano: la bambina è stata trasportata d’urgenza al Policlinico Gemelli, dove è deceduta poche ore dopo.

Il titolare del ristorante, visibilmente scosso dalla vicenda, ha sottolineato che il locale dispone di due cucine separate per rispondere alle esigenze dei clienti con intolleranze alimentari o allergie, incluso il gluten free. “Ci assicuriamo sempre che le norme vengano rispettate”, avrebbe dichiarato. Tuttavia, i carabinieri del NAS stanno conducendo accertamenti per verificare se siano state rispettate tutte le disposizioni igienico-sanitarie e le normative relative alla gestione e alla segnalazione degli allergeni nei cibi serviti.

Un aspetto cruciale delle indagini sarà capire se vi sia stata una contaminazione incrociata tra gli alimenti preparati nelle due cucine. La bambina non era solo celiaca ma soffriva anche di diverse altre allergie, tra cui quella al frumento. Gli investigatori stanno esaminando il pacco degli gnocchi utilizzato e altri ingredienti presenti nella cucina per verificare eventuali tracce di contaminazione. Inoltre, sono state disposte verifiche sulle cartelle cliniche della piccola per chiarire ulteriormente il quadro medico.

La giornata della tragedia era iniziata con una visita medica: la bambina si era recata insieme alla madre per sottoporsi a una spirometria, un esame utile a monitorare la funzionalità polmonare. Dopo gli esami, madre e figlia avevano deciso di pranzare presso il ristorante del centro commerciale. Nulla lasciava presagire il dramma che si sarebbe consumato nel giro di poche ore.

Il caso ha sollevato interrogativi sull’efficacia delle misure adottate nei locali pubblici per garantire la sicurezza alimentare dei clienti con allergie o intolleranze. Gli esperti sottolineano che anche una minima contaminazione può essere fatale per chi soffre di gravi allergie alimentari. Le autorità competenti stanno lavorando per accertare eventuali responsabilità.

La comunità locale è sotto shock per quanto accaduto, e molti hanno espresso vicinanza alla famiglia della bambina. La madre, distrutta dal dolore, continua a chiedersi cosa possa essere andato storto nonostante tutte le precauzioni prese per tutelare la salute della figlia.

Nei prossimi giorni saranno resi noti i risultati delle analisi condotte dagli investigatori, che potrebbero fornire risposte cruciali su quanto accaduto in quel ristorante. Nel frattempo, il caso rappresenta un monito sull’importanza di rispettare rigorosamente le norme in materia di sicurezza alimentare e sulla necessità di maggiore consapevolezza da parte di chi lavora nel settore della ristorazione.



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