Bruce Willis e la sua condizione, rivelazioni sconvolgenti: «Incapace di leggere e interagire, non distingue le persone»



Il regista Manoj Night Shyamalan, noto per il suo lavoro nel film del 1999 “Il sesto senso” con Bruce Willis, ha recentemente condiviso dettagli toccanti sulle attuali condizioni di salute dell’attore. Bruce Willis, che aveva annunciato il suo ritiro dalle scene nel marzo del 2022 a causa dell’afasia, sta ora affrontando una battaglia ancora più dura contro la demenza frontotemporale, una forma aggressiva di demenza che ha avuto un impatto significativo sulla sua vita quotidiana e professionale.



Bruce Willis, 69 anni, ha visto un netto peggioramento delle sue condizioni di salute nell’ultimo anno. Già nel 2020, durante le riprese del film “Hard Kill”, era evidente che l’attore stava lottando con il declino cognitivo. Le sue battute venivano accorciate o eliminate, e non poteva rimanere sul set per più di un paio d’ore al giorno. Spesso, erano le sue controfigure a completare la maggior parte delle scene. Inoltre, un assistente lo accompagnava costantemente, e si prendevano precauzioni extra, come mantenere il set vuoto quando l’attore maneggiava armi fittizie.

Queste misure di sicurezza sono state replicate anche in film successivi come “Out of Death”, “Paradise City” e “Wrong Place”, dove i registi hanno dovuto adattare significativamente il ruolo di Willis per accomodare il suo stato di salute.

Nonostante la gravità della sua condizione, Bruce Willis è circondato dall’amore e dal supporto della sua famiglia. M. N. Shyamalan ha elogiato la dedizione della famiglia di Willis, affermando che stanno facendo tutto il possibile per supportarlo. L’attuale moglie di Willis, Emma Heming, affronta le sfide quotidiane della demenza frontotemporale e utilizza i social media per condividere la sua esperienza, offrendo supporto ad altri che si trovano in situazioni simili. Heming ha espresso come momenti come le vacanze e gli anniversari possano essere particolarmente difficili.

Anche l’ex moglie Demi Moore, che è stata sposata con Willis dal 1987 al 2000, rimane una presenza costante e di supporto. Lei e le loro tre figlie condividono una prospettiva incentrata sull’accettazione e sulla gioia del momento presente, nonostante le sfide.

In conclusione, la storia di Bruce Willis mette in luce non solo le difficoltà associate alle malattie neurodegenerative come la demenza, ma anche l’importanza del supporto familiare e comunitario. La sua battaglia contro la demenza continua a essere fonte di ispirazione e di sensibilizzazione, dimostrando la resilienza umana di fronte a sfide imponenti.



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