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Caterina Balivo confessa: “Non abbandonerei mai la carriera per i figli, nonostante li ami tantissimo”



Caterina Balivo, nota conduttrice televisiva, parla del suo impegno per i diritti dell’universo femminile, del suo ruolo di madre e lavoratrice, e delle sfide che ancora si affrontano nel mondo dello spettacolo.



È sposata da dieci anni con Guido Maria Brera, ha due figli, Guido Alberto e Cora, di 12 e 7 anni, e una carriera nel mondo dello spettacolo iniziata con il terzo posto a Miss Italia nel 1999 e proseguita negli anni fino all’attuale conduzione di La Volta Buona su Rai1. La vita di Caterina Balivo, come quella di molte donne, si divide tra famiglia e lavoro, temi che ha affrontato in un’intervista al Corriere incentrata sull’impegno per i diritti delle donne e sulle pari opportunità. “Anche nel mondo dello spettacolo c’è molto da fare,” osserva Balivo.

“Sulla carta, la parità salariale esiste già, ma si blocca quando le donne si fermano per le gravidanze, cosa che agli uomini non succede. Qui c’è molto da lavorare. Le quote rosa, sebbene osteggiate, hanno portato benefici: ora nei Cda ci sono consigliere. Ma quanti amministratori delegati sono donne? Quante direttrici di quotidiani abbiamo?” ha detto la conduttrice, determinata a non rinunciare mai alla propria indipendenza per i suoi figli.

“Io non lascerei mai il lavoro per i miei figli, pur amandoli moltissimo. Durante il Covid, ho fatto un passo indietro e sono rimasta a casa per mantenere gli equilibri familiari, ma tornare al lavoro è stato complicato”, racconta la Balivo, che ha visto da vicino le difficoltà delle donne a lei vicine. “Amiche e mia sorella, medico, per i primi anni dei figli si sono appoggiate ai nonni o tate, se potevano permetterselo. La mia amica Margherita ha avuto la svolta grazie a un asilo interno all’ospedale Le Molinette. Senza questo supporto, non avrebbe avuto la stessa carriera. Gli asili nido e le scuole dell’infanzia devono essere di più e accessibili a tutte”.

Caterina Balivo e il gender gap

Caterina Balivo affronta il tema del gender gap e l’educazione dei figli con un approccio deciso: “Rompo molto le scatole perché diventino persone per bene e possano fare il lavoro che amano,” spiega. “I miei figli mi vedono come una donna indipendente e ne sono contenta. Mia figlia piange perché non la vado a prendere a scuola e io, senza sensi di colpa, le dico ‘Mamma lavora’. Se mi dice ‘Allora tu preferisci il lavoro a me?’, le spiego che ho semplicemente orari diversi. Però mi rendo conto che a lei, e solo a lei, dico spesso ‘stai composta, non alzare la voce’, come se culturalmente le donne dovessero starsene zitte. Questo è sbagliato. È anche sbagliato che tra donne non parliamo di soldi: dobbiamo iniziare a leggere le pagine economiche e chiedere aumenti”.

L’ambiente televisivo

Balivo osserva che l’ambiente televisivo non è molto diverso dagli altri settori. “Non capisco perché le donne non possano condurre i quiz come gli uomini. Sarò sempre grata ad Andrea Salerno, direttore de La7, che mi ha permesso di condurre un quiz. È stata una bellissima esperienza. Ma anche nel nostro mondo c’è ancora tanta strada da fare. Nel mio programma, ho un gruppo autoriale molto maschile, lo vorrei più femminile. Ho sempre lavorato con gruppi a maggioranza femminile che hanno un gusto televisivo più affine al mio.”

Un incontro indimenticabile

Il marito di Caterina, Guido Maria Brera, racconta il loro primo incontro: “Mi piacque subito. Le scrissi una lettera.” Questo dettaglio aggiunge un tocco personale e romantico alla vita di una donna che, nonostante i successi professionali, continua a lottare per un mondo più equo per tutte le donne.



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