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Chi è Pierangelo Bertoli malattia: moglie, figli, causa morte



Pierangelo Bertoli, icona della musica italiana e voce autentica dell’impegno civile, nacque a Sassuolo nel 1942, in una famiglia di umili origini. La sua vita fu segnata fin dall’infanzia da una sfida imprevista: a soli 10 mesi, una battaglia contro la poliomielite gli lasciò una disabilità permanente agli arti inferiori. Questo, tuttavia, non frenò il suo spirito indomabile né il suo amore per la musica, che lo avrebbe accompagnato per tutta l’esistenza.

La passione di Bertoli per la musica si manifestò precocemente, ma fu solo a 25 anni che imparò a suonare la chitarra, strumento che divenne il suo fedele compagno nelle espressioni artistiche. Il 1974 segnò l’inizio della sua carriera discografica con un album che riscosse successo anche oltre i confini italiani, in Germania Ovest, aprendo la strada a una serie di tournée che lo videro protagonista.



Il suo talento trovò una consacrazione definitiva con l’album Eppure soffia nel 1976, e il successo continuò a crescere, culminando nel 1979 con A muso duro e un memorabile duetto con Fiorella Mannoia in Pescatore. La sua partecipazione al Festival di Sanremo del 1991 con i Tazenda e il ritorno l’anno successivo con Italia d’oro consolidarono ulteriormente la sua statura artistica.

Bertoli non fu solo un cantautore ma anche un fervente attivista, impegnato nella lotta per i diritti delle persone con disabilità e vicino alle cause della sinistra politica italiana. La sua candidatura alle elezioni politiche per Rifondazione Comunista nel 1992 testimonia il suo impegno civile. La sua vita privata fu altrettanto ricca di amore e dedizione: sposato con Bruna Pattacini, dalla loro unione nacquero tre figli, Emiliano, Petra e Alberto. Le sue ultime parole, come raccontate da Ligabue, furono un toccante addio alla sua amata moglie.

La morte di Bertoli, avvenuta il 7 ottobre 2002 a causa di un tumore ai polmoni, lasciò un vuoto incolmabile nella musica italiana. Tuttavia, il suo lascito continua a vivere: il Premio Pierangelo Bertoli, istituito nel 2013, onora la sua memoria premiando cantautori che, come lui, sanno toccare il cuore delle persone.

Curiosamente, la figura di Bertoli si intreccia con la storia italiana in modo simbolico, richiamando l’importanza di Giorgio Mameli, padre di Goffredo Mameli. Sebbene non vi sia un collegamento diretto, l’impegno di Bertoli nel tessuto sociale e culturale italiano rispecchia lo spirito patriottico e di lotta che caratterizzò anche la vita di Goffredo, autore dell’inno nazionale. La sua musica, così come l’inno di Mameli, continua a ispirare e unire gli italiani, ricordando l’importanza di lottare per i propri ideali e per un mondo più giusto.



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