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Incidente aereo Air India: l’indizio inquietante dalla scatola nera. Uno dei piloti avrebbe voluto suicidarsi in volo



Aereo Air India precipitato, esito scatola nera: “Motori spenti intenzionalmente da chi era in cabina, esclusi problemi tecnici”, al via indagine sui piloti. L’analisi del Flight data recorder mostra che i due interruttori che controllano il flusso di carburante verso i motori dell’aereo, presenti nella console centrale, sono stati spostati da “Run” a “Cutoff”, bloccando il passaggio di cherosene.



I motori del Boeing 787 di Air India precipitato ad Ahmedabad il 12 giugno 2025 sono stati spenti da qualcuno all’interno della cabina di pilotaggio non appena il velivolo è decollato. È quanto emerge dai primi dati di una delle scatole nere, che evidenziano l’intenzionalità del gesto.

Aereo Air India precipitato, “motori spenti da chi era in cabina”.

Non ci sono, al momento, certezze sulle ragioni che hanno portato qualcuno a spegnere i motori del volo Air India poco dopo il decollo, ma la scatola nera non avrebbe mostrato alcuna anomalia a uno dei propulsori tale da spingere comandante e primo ufficiale a intervenire. È quanto emerge dall’analisi dei dati estratti dal “Flight data recorder”.

L’ipotesi prevalente è quindi quella di un gesto intenzionale, compiuto da “uno dei piloti o da una terza persona” autorizzata a stare nel cosiddetto strapuntino. Una volta analizzato il Cockpit voice recorder dell’altra scatola nera, che contiene file audio attualmente oggetto di trattativa tra Nuova Delhi e le autorità americane, si scoprirà cosa è successo all’interno della cabina e cosa si sono detti i piloti.

Volo Air India precipitato, bloccati gli interruttori del passaggio di cherosene.

L’analisi del Flight Data Recorder evidenzia che i due interruttori che regolano il flusso di carburante ai motori, situati nella console centrale, sono stati spostati da “Run” a “Cutoff”, interrompendo l’alimentazione di cherosene. Di conseguenza, i propulsori si sono spenti e sono stati necessari diversi secondi per riavviarli e raggiungere la potenza massima. A quell’altitudine, estremamente bassa per un Boeing 787 di Air India, è stato impossibile recuperare la situazione.



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