Chi era Adelaide Zoagli Mameli madre di Goffredo e figura importante per la sua vita



Chi era Adelaide Zoagli Mameli madre di Goffredo? Goffredo Mameli, noto come l’autore di “Il Canto degli Italiani”, ci ha lasciato a soli ventuno anni, cadendo per la libertà durante la difesa della Repubblica Romana il 6 luglio 1849. Della sua figura, rimangono poche immagini: una litografia e due disegni creati a Roma nello stesso anno della sua morte. La sua eredità, tuttavia, trascende l’immagine, incarnando l’essenza di poeta, combattente, patriota e giornalista politico.



La Voce Materna che Riecheggia attraverso i Secoli

Nonostante le limitate testimonianze visive, la memoria di Mameli è stata onorata da figure chiave come Giuseppe Mazzini, Jules Michelet, Giuseppe Garibaldi, e da numerosi poeti e scrittori europei. Ma è stata Adelaide Zoagli Mameli, sua madre, a fornire le parole più toccanti, rompendo un silenzio di ventisette anni per delineare un ritratto del figlio che avrebbe ispirato le generazioni future dell’Italia.

Giorgio Mameli de’ Mannelli, il padre di Goffredo, era un fervente liberale, membro della Regia Marina Sarda, che aveva nutrito grandi speranze per la Costituzione nel 1821. Tuttavia, fu Adelaide, descritta come una marchesa con ideali democratici e repubblicani, a modellare profondamente lo spirito di Goffredo.

Genova, la città natale di Mameli, rappresentata come una culla di libertà repubblicana, fu il terreno su cui crebbe l’ideale di un’Italia unita e libera. In una delle sue ultime lettere, Goffredo scherzò sulla resistenza opposta alla Repubblica romana dalle potenze straniere, dimostrando il suo spirito indomito anche di fronte al pericolo.

Tributi Postumi e Memoria Immutabile

La figura di Mameli fu celebrata da Mazzini e Michelet, che ne esaltarono il coraggio e l’ideale di fraternità. Garibaldi, rispondendo a una lettera di Adelaide, lodò l’abilità tattica e il valore di Mameli nella battaglia di Palestrina, riconoscendolo come un valoroso soldato e un caro amico.

Nel 1876, in occasione dell’apposizione di una lapide commemorativa a Goffredo, Adelaide espresse la sua gratitudine per il riconoscimento dell’eroismo del figlio, sottolineando come il suo sacrificio avesse preparato il terreno per l’Italia futura.

Nicola Mameli, il fratello minore di Goffredo, ricordò la madre come una figura chiave nella formazione dell’identità e degli ideali del fratello, sottolineando l’amore condiviso per l’Italia e la dedizione al dovere.

Un’Eredità che Supera il Tempo

Goffredo Mameli non fu solo il bardo dell’Italia unita ma anche il simbolo di un’ideale che trascende le generazioni, testimoniato dal profondo affetto e dalla stima di coloro che lo conobbero e da una madre che visse il suo lutto trasformandolo in un inno all’eroismo e alla speranza.

La storia di Mameli e delle parole di sua madre rimane un faro di ispirazione, ricordando che il sacrificio per la patria e l’ideale di libertà sono valori eterni, che continuano a risuonare nel cuore degli italiani, uniti sotto l’inno che Goffredo ci ha lasciato.



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