In una recente intervista televisiva, Chiara Tramontano, sorella di Giulia Tramontano, ha condiviso il suo dolore e le sue riflessioni sulla tragica morte della sorella, uccisa nel maggio 2023 da Alessandro Impagnatiello. L’episodio, che ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana, si è concluso con la condanna all’ergastolo per l’autore del femminicidio. Chiara, ospite in studio, ha descritto il suo stato d’animo e quello della sua famiglia dopo la sentenza.
“Una giusta sentenza, che porta a tirare un sospiro di sollievo dalla paura di incontrarlo. Per un momento pensi che l’asse della giustizia sia finalmente tornato al suo posto, che il male sia chiuso dietro le sbarre. Ma anche pensando che la persona che ha ucciso mia sorella non ha più una vita, questo non lenisce il dolore. Trovo assurdo quello che è successo a mia sorella”, ha dichiarato Chiara Tramontano durante il suo intervento.
L’intervista si è concentrata soprattutto sul devastante impatto emotivo che questa tragedia ha avuto sulla famiglia Tramontano. I genitori di Giulia, in particolare, stanno affrontando un dolore immenso e un vuoto incolmabile. “Non sono una madre, ma credo che quando perdi un figlio, non c’è più una risposta alla domanda ‘come stai?’. La vita diventa un alternarsi tra giorno e notte. Sono fragili, insicuri, hanno bisogno di essere spronati. La loro vita è finita, sono dei grandi genitori e non credo che meritassero questo”, ha aggiunto Chiara, sottolineando la difficoltà di sostenere i propri cari in un momento così drammatico.
Parlando dell’assassino della sorella, Chiara Tramontano ha espresso la sua profonda disapprovazione e il distacco emotivo nei confronti di Alessandro Impagnatiello, senza mai pronunciare il suo nome: “Raramente lo definisco uomo, non so come il concetto di umanità possa essere associato a una tale persona. C’è un distacco totale tra il concetto che noi abbiamo di persona e ciò che questo individuo è stato verso mia sorella”. Le sue parole riflettono l’incredulità e il dolore nel cercare di comprendere come una tragedia così terribile abbia potuto colpire la loro famiglia.
“Quando vedo le immagini mi chiedo perché sia capitato a me. So di non essere la sola sorella che soffre in Italia, ma non so come sia possibile che l’anima di mia sorella, una persona così sensibile, non abbia potuto vedere il male che c’era nell’uomo con cui stava. Credo sia il problema delle persone sensibili, di pensare troppo agli altri e poco a se stesse”, ha detto con amarezza Chiara Tramontano, riflettendo sulla natura altruista e generosa di Giulia.
Durante l’intervista, Chiara ha ricordato anche i momenti di angoscia vissuti nei giorni successivi alla scomparsa della sorella. “Non credo che qualcuno pensi nella vita possa succedere una cosa così. Quando ho saputo che mia sorella fosse scomparsa per 24 ore, non essendoci segni di una violenza domestica, di un rapporto morboso con segni di precedente violenza, non ho mai pensato fosse stata uccisa. Ho pensato che fosse esausta, di questa gravidanza non condivisa, questo continuo tentennare di lui di volere o no questo bambino. Credevo si fosse rintanata nel pensare a se stessa”, ha spiegato.
Ha poi aggiunto: “Ho anche temuto, essendo una persona fragile, che potesse farsi del male. Mai avrei pensato potesse diventare vittima di femminicidio. Mio padre, invece, lo aveva capito. Non aveva dubbi rispetto al fatto che non fosse scomparsa volontariamente, perché non lo avrebbe fatto senza avvertire. Io invece per tre giorni ho avuto la speranza che fosse così. Ho sognato che mi chiamasse, che ci diceva di andarla a prendere. L’ho sperato e sognato, ma i sogni hanno una fine”.
Chiara Tramontano ha poi raccontato quanto poco conoscesse Alessandro Impagnatiello, pur avendo sempre nutrito dei dubbi sulla sua figura e cercando di mettere in guardia la sorella: “Non lo conoscevo bene come si dovrebbe conoscere il compagno di tua sorella. Ha pesato la mia condizione lavorativa, ero all’estero durante il Covid quando si sono conosciuti”. Tuttavia, ha spiegato di aver sempre percepito qualcosa di strano: “Lui contro di me aveva alzato un muro”.
La vicenda di Giulia Tramontano rappresenta uno dei casi più drammatici di femminicidio avvenuti in Italia negli ultimi anni. La giovane donna era al settimo mese di gravidanza quando è stata uccisa dal compagno. La condanna all’ergastolo per Alessandro Impagnatiello è arrivata come un segnale importante per la giustizia italiana, ma per la famiglia Tramontano rimane il dolore per una perdita impossibile da colmare.
Le parole di Chiara Tramontano sono state un richiamo alla sensibilizzazione sul fenomeno del femminicidio e sull’importanza di riconoscere i segnali di pericolo nelle relazioni. La sua testimonianza ha toccato profondamente il pubblico e ha messo in luce quanto sia cruciale continuare a lottare contro ogni forma di violenza sulle donne.
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