Come finisce il film Retribution: la recensione



Cari lettori, prendetevi un momento perché devo parlarvi di “Retribution”, l’ultimo film con protagonista Liam Neeson. Ormai, quando si tratta di Neeson nei thriller, le aspettative sono diventate come un tè rilassante: sa di comfort ma non aspettatevi una magia. Ebbene, questa volta ci troviamo davanti a un film che sembra aver preso una strada diversa. Diciamo che sembrava promettente, ma le cose non sono andate proprio così.



Liam Neeson, il nostro eroe preferito, si trova coinvolto in “Retribution”, un remake che prometteva di essere il riscatto dei thriller B-movie. L’idea sembrava interessante, un po’ alla “Speed”, con il potenziale per regalare 90 minuti di pura distrazione. Ma ahimè, non è andata così.

Il problema principale? Bene, il regista Nimrod Antal sembra non aver ben compreso il potenziale di Neeson e del film stesso. Il risultato? Un’interpretazione di Neeson che potrebbe essere facilmente considerata una delle sue peggiori. Immaginate l’intensità di Oskar Schindler applicata a un’intera pellicola e avrete un’idea di cosa vi aspetta in “Retribution”.

Per far funzionare “Retribution”, il coinvolgimento dello spettatore è essenziale. Questo è il motivo per cui film come “Speed” diventano successi: ci siamo affezionati ai personaggi e abbiamo odiato i cattivi. Qui, purtroppo, non c’è molta empatia per nessuno. I personaggi sembrano bidimensionali e poco interessanti, e Antal non ha certo il budget per farci dimenticare tutto con un paio di esplosioni.

È sorprendente notare come, partendo da un remake di un film spagnolo del 2015, “Retribution” offra così poco in termini di emozioni. Ci sono state versioni tedesche e sudcoreane, forse superiori a questa. Che delusione.

Quindi, cari amici del cinema, se state pensando di investire il vostro tempo in “Retribution”, forse dovreste tenere basse le aspettative. E se amate Liam Neeson per la sua presenza iconica, forse è meglio rispolverare uno dei suoi successi passati per rivivere la magia. La strada di “Retribution”, purtroppo, sembra essere una strada senza riscatto.



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