Come finisce Quel Treno per Yuma: spiegazione del finale del film



Il regista James Mangold ha guidato il cast stellare di Russell Crowe e Christian Bale nel remake del classico western “Quel Treno per Yuma”, regalando al genere un nuovo respiro. La pellicola, impreziosita dalla suggestiva fotografia e dalla straordinaria colonna sonora di Marco Beltrami, ha riportato in auge lo stile del “new western”, offrendo al pubblico una rilettura avvincente dell’originale.



La Trama:

Ambientata nell’Arizona del 1884, la storia segue Dan Evans (interpretato da Christian Bale), un veterano della guerra civile e allevatore in gravi difficoltà economiche. Contribuisce alla cattura del temuto fuorilegge Ben Wade (Russell Crowe), leader di una banda che ha preso di mira i corrieri della Southern Pacific Railroad. Dan accetta l’incarico di scortare Wade fino alla stazione di Contention, con la promessa di una ricompensa di 200 dollari.

La suspense cresce mentre Dan e Wade sviluppano una particolare “amicizia” durante il viaggio, complicata dalla crescente minaccia della banda di Wade, guidata da Charlie Prince (Ben Foster). L’obiettivo è far salire Wade sul treno delle 3:10 p.m., diretto al carcere di Yuma, ma la banda è determinata a liberarlo.

Il Finale Contraddittorio:

Il climax arriva quando Wade, in un gesto sorprendente, accetta di salire sul treno per Yuma, permettendo a Dan di riscattarsi economicamente. Tuttavia, un colpo di scena tragico si verifica quando Charlie Prince spara a Dan. Nonostante Wade intervenga uccidendo la sua stessa banda, Dan muore tra le braccia del figlio William.

Per onorare l’eroica azione di Dan e garantire la promessa di Butterfield di fornire un futuro finanziario alla sua famiglia, Wade sale volontariamente sul treno per Yuma. Tuttavia, il finale svela la vera intenzione di Wade, rivelando che il fuorilegge non aveva mai intenzione di finire in carcere. Mentre il treno parte, Wade chiama il suo cavallo, suggerendo al pubblico che fuggirà nel selvaggio west una volta fuori dalla città.

Curiosità:

Il regista Mangold ha apportato modifiche al film originale, introducendo nuovi personaggi, ambientazioni e modernizzando il linguaggio per una maggiore realismo. La trama, seppur fedele all’originale, ha sorpreso gli spettatori con un finale più complesso e contraddittorio. Un mix di emozioni e azione ha reso il remake una pietra miliare nel panorama dei “new western”.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *