Concetta, la mamma, desidera un incontro con Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi



Sarah Scazzi, giovane ragazza tragicamente scomparsa nel 2010 ad Avetrana, Taranto, porta ancora interrogativi irrisolti. La madre, Concetta, desidera affrontare lo zio Michele Misseri per ottenere chiarezza sulla morte della figlia. È pronta a un confronto diretto, purché sia accompagnata dal figlio Claudio Scazzi.



Misseri, dopo l’uscita dal carcere, ha fatto ritorno nella località dove avvenne la tragedia. La volontà di Concetta emerge attraverso le parole del loro legale, Luigi Palmieri, riportate dalla Gazzetta del Mezzogiorno. La possibilità di un incontro privato viene resa pubblica, suscitando interesse.

La disponibilità di Concetta è interpretata come un tentativo di giungere alla verità, contrastando l’accusa di cercare una narrazione mediatica, come sottolineato dalla lettera di Valentina Misseri. Tuttavia, Concetta non intende evitare il confronto, ma desidera farlo in un contesto privato, senza coinvolgere i media.

Il legale ribadisce che la famiglia Scazzi non cerca uno spettacolo mediatico ma aspetta una parola di verità dagli imputati. La madre e il fratello di Sarah, tramite il loro rappresentante legale, sottolineano l’importanza di comprendere gli eventi e le motivazioni che hanno portato alla tragedia.

L’unico obiettivo di Concetta è comprendere ciò che è accaduto, una richiesta di chiarezza che emerge dall’affetto e dal dolore per la perdita della figlia. La ricerca della verità è un percorso doloroso ma necessario per la famiglia Scazzi, determinata a ottenere risposte.

In conclusione, Concetta Scazzi e Claudio, insieme al loro legale, ribadiscono la volontà di comprendere le ragioni dietro la tragedia che ha colpito Sarah. L’incontro con lo zio Michele Misseri è considerato un passo verso la risoluzione dei dubbi ancora aperti.



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