Giovane di 18 anni uccide il padre con un coltello e rivela: “Mia madre e io eravamo vittime di violenza”



Una tragedia ha scosso Nizza Monferrato, nella provincia di Asti, dove una giovane studentessa ha confessato di aver ucciso suo padre, Akhyad Sulaev, 50 anni, immigrato in Italia con la moglie e quattro figli. La drammatica vicenda è avvenuta il venerdì 1 marzo, dopo l’ennesima lite domestica.



Una Decisione Drastica Dopo Anni di Violenza

La ragazza, appena diciottenne, ha confessato il crimine ai carabinieri, rivelando di aver agito per porre fine alle continue violenze subite dalla famiglia, soprattutto dalla madre. “Ho ucciso mio padre. Tutti in casa subivamo le sue violenze, soprattutto mia mamma”, avrebbe dichiarato la giovane alla polizia. La vittima è stata accoltellata sotto gli occhi degli altri familiari, in una serata che resterà segnata per sempre nella memoria della comunità.

La ragazza frequentava il liceo scientifico con ottimi voti e contribuiva alle spese familiari lavorando come cameriera in un locale serale. Nonostante il suo impegno e i risultati scolastici brillanti, la giovane doveva affrontare un ambiente domestico segnato da violenza e tensione.

Un Futuro Influenzato da un Passato Oscuro

Mentre la giovane lavorava al locale come cameriera, il padre svolgeva il ruolo di lavapiatti, insieme alla moglie. Tuttavia, nella serata fatale, sembra che avesse deciso di abbandonare il lavoro. Le indagini sono in corso per comprendere se questo evento abbia influito sulla violenta lite che ha portato poi all’omicidio.

La tragedia di Nizza Monferrato solleva interrogativi su quanto possa sopportare una persona prima di giungere a un gesto estremo come quello compiuto dalla giovane. Mentre la comunità cerca di comprendere e elaborare questa tragedia, resta l’urgenza di affrontare e prevenire la violenza domestica, affinché nessun’altra famiglia debba vivere un simile orrore.



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