“Il figlio di Dio è morto con un’erezione”: parrocchiani scioccati durante la messa di Pasqua. Il prete si giustifica in questo modo



Nel Regno Unito, un sacerdote cattolico è al centro di una controversia dopo aver affermato che Gesù è morto con un’erezione durante la sua predica pasquale.



Padre Thomas McHale, sacerdote cattolico americano, ha suscitato scalpore con le sue dichiarazioni durante la messa pasquale, provocando un’indagine da parte della diocesi di Hexham e Newcastle.

Nel Regno Unito, un sacerdote cattolico ha recentemente attirato l’attenzione dei media per un sermone alquanto insolito. Padre Thomas McHale, un prete americano di 53 anni, ha scioccato circa 100 parrocchiani della chiesa “Our Blessed Lady Immaculate” nella contea di Durham con una dichiarazione controversa. Durante la predica della settimana di Pasqua, McHale ha affermato che il figlio di Dio è morto con un’erezione, sostenendo che il sangue sarebbe affluito nella parte inferiore del corpo a causa della violenta esecuzione.

Secondo quanto riportato dal Times, il sermone ha suscitato immediata indignazione tra i fedeli presenti. “Ha raccontato che Gesù è morto con un’erezione”, ha dichiarato uno dei partecipanti alla messa, visibilmente sconvolto. Questo evento ha portato la diocesi di Hexham e Newcastle a condurre un’indagine approfondita sulla questione.

Studi scientifici suggeriscono che le erezioni post-mortem non sono rare nei cadaveri di uomini deceduti per impiccagione o altre forme di soffocamento, come potrebbe essere il caso della crocifissione. Tuttavia, non vi è certezza se Gesù abbia sperimentato tale fenomeno. Nonostante ciò, la diocesi ha giudicato il discorso di McHale inappropriato, soprattutto in un contesto così solenne come il rito pasquale.

Un portavoce della diocesi ha dichiarato al Times: “È stato ricevuto un reclamo ed è stato indagato in conformità con la nostra politica diocesana sui reclami. L’indagine è stata completata di recente e il reclamo è stato accolto”. Padre McHale ha riconosciuto che le sue parole erano inappropriate, si è scusato pubblicamente ed è riuscito a mantenere il suo incarico nella parrocchia.

La vicenda ha sollevato discussioni accese tra i fedeli e all’interno della comunità religiosa. Mentre alcuni parrocchiani hanno espresso comprensione per le scuse del sacerdote, altri ritengono che una tale affermazione non possa essere giustificata in alcun modo. La diocesi di Hexham e Newcastle ha ribadito l’importanza di mantenere un linguaggio rispettoso e adeguato durante le celebrazioni religiose, specialmente in momenti di grande significato come la Pasqua.

Questo episodio mette in luce la delicatezza del ruolo del clero e l’importanza delle parole pronunciate durante i sermoni. La comunità parrocchiale ora guarda avanti, sperando di lasciarsi alle spalle questa controversia e continuare il proprio cammino di fede sotto la guida di Padre McHale.



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