La sorella di Paolo, sbranato da 3 rottweiler, esprime il suo dolore: “aveva deciso di cambiare vita”.



Il tragico destino di Paolo Pasqualini, vittima di un attacco mortale da parte di tre rottweiler vicino al bosco di Manziana, ha scosso profondamente la comunità. La sua sorella, Priscilla, condivide il dolore di questa perdita e racconta gli ultimi momenti trascorsi con suo fratello.



Il Dolore di Priscilla

“Paolo amava cantare, anche se era stonato. Mi manca così tanto”, confessa Priscilla, gli occhi colmi di lacrime e la voce spezzata dal dolore. Descrive Paolo come un uomo gentile e solare, amante dello sport e della vita attiva. La sua abitudine di passeggiare nel bosco era parte integrante della sua routine quotidiana, un modo per alleviare i dolori causati da un’infiammazione al nervo sciatico.

Una Nuova Vita Interrotta

Paolo aveva recentemente intrapreso una nuova fase della sua vita, tornando a studiare e iscrivendosi all’Università di Viterbo per laurearsi in scienze motorie. Questo cambiamento era un segno di speranza e rinascita, ma è stato bruscamente interrotto dalla tragedia. Priscilla rivela che il fratello aveva da poco ripreso i suoi studi e che discutevano spesso dei loro percorsi accademici.

Un’Aggressione Fatale

L’attacco dei rottweiler ha lasciato Paolo senza possibilità di difesa, e la sua morte è giunta prima dell’arrivo dei soccorsi. Priscilla, sconvolta dal dolore, non si sofferma sui dettagli dell’aggressione o sulla razza dei cani responsabili. Il suo unico pensiero è il vuoto lasciato dalla perdita del fratello.

La morte di Paolo Pasqualini ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita di coloro che lo conoscevano. La sua gentilezza, la sua voglia di vivere e il suo impegno negli studi saranno ricordati da chiunque abbia avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. Che la sua memoria sia un monito contro le tragedie causate dalla violenza degli animali e un incentivo a vivere ogni giorno con gratitudine e consapevolezza.



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