L’Origine del Detto “Stai a Guardà er Capello”: cosa significa e da dove proviene



La tipica espressione romanesca “Stai a guardà er capello”, spesso udita nelle strade di Roma, cela un’origine sorprendente e profondamente radicata nella storia della città.



Significato e Origine del Modo di Dire

“Stai a guardà er capello” è un detto romano che si traduce letteralmente in “stai a guardare il capello”. Questa espressione viene utilizzata per descrivere qualcuno che si focalizza eccessivamente sui dettagli, perdendo di vista l’essenziale. La sua origine, però, non ha nulla a che fare con i capelli.

La Storia dietro il Diritto

  • Era Osterie tra il 1500 e il 1600: L’espressione nasce nelle osterie romane, luoghi di socializzazione dove il vino scorreva a fiumi.
  • Problema dei Recipienti: Inizialmente, il vino veniva servito in recipienti opachi, causando dispute sulla quantità effettivamente versata.
  • Intervento di Papa Sisto V nel 1588: Per porre fine ai disordini, Papa Sisto V introdusse l’uso di caraffe di vetro trasparenti. Queste caraffe erano marcate con delle righe che indicavano la quantità precisa di vino da servire.

L’Influenza delle Misurazioni

  • Nascita di Nuove Misure: Con l’introduzione delle caraffe trasparenti, sorsero nuove unità di misura per il vino, come il Tubo (1 litro), la Foglietta (1/2 litro), e altre.
  • Il Ruolo del “Capello”: La linea incisa nel vetro, che indicava la giusta quantità di vino da servire, era chiamata in gergo “er capello”.

Il detto “Stai a guardà er capello”, quindi, ha radici profonde nella cultura e nella storia romana, legandosi in modo indissolubile alla vita sociale e alle tradizioni enologiche della città. Un’espressione nata in un contesto specifico, ma che nel tempo ha assunto un significato più ampio, testimoniando la ricchezza e la vivacità del dialetto romano.



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