La televisione italiana e il mondo giuridico piangono la scomparsa di Italo Ormanni, giudice simbolo del popolare programma televisivo “Forum” di Mediaset. Ormanni è deceduto all’età di 87 anni, lasciando un’impronta indelebile sia in TV sia nei tribunali.
Prima di diventare una figura televisiva amata da milioni di spettatori, Ormanni ha avuto una carriera giudiziaria distinta, operando principalmente a Napoli e Roma. A Napoli, ha iniziato come sostituto procuratore, occupandosi di casi di alto profilo, inclusi gli arresti di noti boss della camorra come Cutolo e Nuvoletta. Successivamente, trasferitosi a Roma, si è dedicato a indagini di grande risonanza, come la misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi e il tragico delitto di Simonetta Cesaroni.
Durante gli anni ’80 e ’90, Italo Ormanni ha anche servito nella Commissione Parlamentare Antimafia, rafforzando il suo impegno nella lotta contro il crimine organizzato. Dal 1994 al 2008, ha ricoperto il ruolo di procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Roma, e dal 2000 ha assunto importanti responsabilità come procuratore antimafia per il Lazio. Uno degli ultimi casi di rilievo che ha seguito fu l’estradizione di Cesare Battisti, il terrorista fuggiasco in Brasile.
Nonostante la sua carriera giuridica di rilievo, Ormanni ha conquistato il cuore degli italiani come giudice di “Forum”. La sua capacità di trattare questioni legali complesse in modo chiaro e accessibile ha reso il diritto più comprensibile per il grande pubblico, migliorando la percezione della giustizia in Italia.
Il decesso di Italo Ormanni non solo segna la fine di un’era per “Forum”, ma lascia anche un vuoto nel sistema giudiziario italiano, dove ha servito con dedizione e integrità per decenni. Il suo contributo al diritto e alla televisione non sarà dimenticato, e il suo legato continuerà a influenzare le future generazioni di giuristi e telespettatori.
