Paola Comin chi è: età, marito, figli, Alberto Sordi



Ecco a voi Paola Comin, una donna che ha attraversato il mondo dello spettacolo, guidata dalla passione e dalla dedizione. Oggi, mentre il mercoledì 24 gennaio 2024 prende forma, Paola sarà la protagonista del salotto di Rai Uno, ospite a La Volta Buona condotto da Caterina Balivo.



Paola Comin, nota agente di spettacolo e ufficio stampa, è stata per lungo tempo la stretta collaboratrice di una vera icona del cinema italiano, Alberto Sordi. La sua carriera è intessuta di esperienze affianco a giganti come Stefania Sandrelli, Lino Banfi, Paolo Conticini e Ricky Tognazzi.

È un mercoledì speciale per Paola, un momento in cui si apre una finestra sulla sua vita ricca di aneddoti e incontri straordinari. Mentre la donna è sempre stata riservata sulla sua vita privata, oggi si presta a condividere momenti indimenticabili con il pubblico.

Paola, nei suoi racconti, svela il lato umano di Alberto Sordi, un uomo che ha segnato la sua vita in modo indelebile: “Quando ci siamo conosciuti non ci siamo più lasciati e siamo stati insieme per dieci anni. Con lui ho iniziato un bellissimo percorso professionale ed umano e mi sento una privilegiata.”

Il ricordo di Alberto Sordi è per Paola un impegno costante, una missione di mantenere viva la fiamma di un grande artista: “I grandi come Sordi, Totò, Tognazzi purtroppo non sono conosciuti dai giovani, ma andrebbero sempre ricordati. Prima di morire Alberto voleva insegnare la storia di Italia nelle scuole, poi purtroppo si è ammalato.”

Parlando della vita di Alberto Sordi, Paola ci regala uno sguardo intimo: “La recitazione è stata la sua vocazione, però diceva anche che se su fosse sposato avrebbe voluto essere un buon marito, ma con le tentazioni sarebbe stato difficile. Avrebbe anche voluto dedicarsi bene ad eventuali figli, ma non aveva il tempo di farlo.”

Paola Comin, un tramite prezioso tra il passato e il presente dello spettacolo italiano, continua ogni anno a onorare la memoria di Alberto Sordi con una festa sentita. La sua storia è una testimonianza di quanto un rapporto di lavoro possa trasformarsi in un legame umano profondo, plasmato da rispetto, affetto e il ricordo eterno di un grande uomo.



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