Scuote il figlio neonato e lo uccide: madre a processo con giudizio immediato



Madre Marocchina sotto processo per la morte del figlio neonato: Il caso della sindrome del bambino scosso

La Procura della Repubblica di Rovigo ha richiesto il giudizio immediato per una donna di 38 anni di nazionalità marocchina, accusata di aver provocato la morte del suo neonato a Rosolina (Rovigo), scuotendolo violentemente. Il processo è fissato per il 10 maggio davanti alla Corte di Assise di Rovigo, con la possibilità per l’imputata di richiedere il giudizio abbreviato. Attualmente, la donna si trova in custodia cautelare, detenuta per il rischio di reiterazione dei reati simili e di fuga.



Indagini e Traumi Compatibili con la Sindrome del Bambino Scosso

L’ordinanza del Gip rodigino è stata confermata dal Tribunale del Riesame di Venezia, respingendo la richiesta di scarcerazione della difesa. Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione dell’Ospedale di Padova, che ha evidenziato “traumatismi cerebrali e midollari con encefalopatia ipossico-vaschemica” nel referto post-mortem del neonato di tre mesi. Questi risultati sono indicativi della Sindrome del Bambino Scosso, con evidenze di trauma cranico abusivo. Durante l’interrogatorio di garanzia, la donna ha scelto di non rispondere.

Questo caso tragico solleva interrogativi sulla salute mentale materna, nonché sull’importanza della consapevolezza e dell’assistenza in situazioni di stress post-partum. La sindrome del bambino scosso è un grave problema, e la sua prevenzione richiede una maggiore consapevolezza e sostegno per le madri e le loro famiglie. La giustizia, in questo caso, cercherà di fare luce sulla tragedia e di fornire risposte a domande sconvolgenti.



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