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Silvan: «Feci sparire mia sorella da piccolo, mio padre mi portò dallo psichiatra. La mia prima magia fu trasformare l’acqua in vino all’oratorio»



L’illusionista veneziano Silvan, al secolo Aldo Savoldello, torna a stupire il pubblico con il suo spettacolo straordinario. Icona mondiale dell’arte magica, si esibirà questa sera alle 21 presso il Teatro Italia di Roma, in un evento già sold out.



Silvan: l’uomo dietro la magia

Nato a Venezia, Silvan ha conquistato il mondo dell’illusionismo con un talento senza pari. Unico non americano a vincere il prestigioso premio “The Magician of the Year”, assegnato ai grandi della magia come David Copperfield, Silvan ha raggiunto l’apice della sua carriera mantenendo una profonda dedizione all’arte del sorprendere. Di recente, il Presidente Sergio Mattarella lo ha insignito del titolo di commendatore, riconoscimento che suggella il suo contributo straordinario alla cultura e allo spettacolo.

Silvan, famoso per il suo “Sim sala bim”, è riuscito a rendere la magia una forma di intrattenimento universale, mescolando tecnica, eleganza e carisma.

Gli inizi e il “bacillus magicus”

La passione di Silvan per la magia nacque in tenera età. “Un mago mi disse di stringere il pugno, e vi fece apparire delle monete. Sentii un tremore, era il bacillus magicus”, ha raccontato. Da quel momento, cominciò a cercare libri di magia, spiritismo e occultismo, coltivando una curiosità che lo portò a sperimentare i primi trucchi. “Feci sparire mia sorella e mille altri oggetti, facendoli riapparire in posti incredibili”, ha aggiunto con un sorriso.

Nonostante le sue capacità precoci, il padre, preoccupato, lo portò dallo psichiatra a soli sette anni. “Davanti a lui tagliai una cordicella, me la misi in bocca e la tirai fuori intera. Il suo verdetto? ‘Il ragazzo è un artista’”.

La magia e la vita quotidiana

Fin da piccolo, Silvan trovava modi per allenarsi e affinare le sue abilità. “A scuola agitavo sempre le mani sotto il banco. Il maestro pensava a cose strane, ma io stavo solo esercitandomi con le carte da gioco”, ha rivelato. La sua prima vera esibizione, invece, risale all’oratorio: “Trasformai l’acqua in vino. Il parroco mi disse: ‘Non potresti farlo con l’aranciata?’”.

Secondo l’illusionista, l’uomo ha un bisogno intrinseco di illusioni: “Fanno parte della nostra natura, rispondono al desiderio di irrazionalità che tutti noi abbiamo”.

Magia in televisione e social media

Il successo di Silvan è esploso con l’avvento della televisione. “Nel 1975 divisi Loretta Goggi in più parti e tenni in equilibrio Raffaella Carrà su tre scimitarre. La TV ha reso l’illusionismo popolare”, ha ricordato. Tuttavia, il panorama è cambiato con i social media: “Ora molti trucchi vengono spiegati online, e questo toglie poesia. È come aprire il giocattolo di un bambino e mostrargli gli ingranaggi. Io voglio continuare a generare incanto”.

Gli imprevisti del mestiere

Nonostante la precisione necessaria per ogni numero, gli imprevisti non mancano. “Una volta, dopo la mia sparizione in scena, dovevo riapparire dal fondo della sala, ma la porta era bloccata. Un’altra volta rimasi chiuso in un baule perché l’assistente aveva perso la chiave”, ha raccontato. E se un trucco non riesce? “Il pubblico non sa mai cosa aspettarsi, quindi posso improvvisare senza che nessuno se ne accorga”.

La moralità dietro l’arte

Silvan ha sempre mantenuto una rigorosa etica professionale. “Non ho mai usato la mia abilità per arricchirmi al casinò, nonostante la tentazione fosse forte. La mia dirittura morale me lo ha sempre impedito”, ha spiegato. Ha anche dedicato parte della sua carriera a smascherare guaritori e medium fraudolenti, proteggendo il pubblico da inganni e truffe.

Eleganza e tradizione

Un altro tratto distintivo di Silvan è il suo stile impeccabile. “Non ho mai indossato jeans. Possiedo oltre 40 smoking”, ha detto con orgoglio. Quanto ai suoi trucchi, ha già deciso a chi tramandarli: “A mio figlio e a chi dimostrerà talento e passione”.

Un’eredità magica

Tra le sue imprese più celebri, Silvan ricorda di aver predetto i titoli di sette quotidiani con un mese di anticipo, lasciando il pubblico sbalordito. Nonostante una carriera ricca di successi, il mago veneziano non smette mai di stupirsi: “Quando creo un prodigio inedito, sono il primo a sorprendermi”.

Questa sera, al Teatro Italia di Roma, il maestro della magia regalerà al pubblico un’esperienza unica, confermando ancora una volta perché è considerato una leggenda vivente. Per chi non è riuscito a trovare un biglietto, non resta che aspettare la prossima occasione per lasciarsi incantare dal genio di Silvan.



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