“Sono un fascista, disprezzo gli stranieri e gli omosessuali”: dichiarazioni scandalose del rappresentante di FdI nelle elezioni comunali pugliesi



A Torremaggiore, cittadina in provincia di Foggia, un candidato al consiglio comunale ha scatenato una vera e propria tempesta mediatica e politica. Matteo Delle Vergini, 50 anni, precedentemente in lizza per un posto nel consiglio comunale con Fratelli d’Italia, ha rilasciato dichiarazioni fortemente divisive e offensive attraverso un messaggio audio su WhatsApp, dichiarandosi apertamente “fascista, razzista e omofobo”.



Nel dettaglio, Delle Vergini ha affermato: “So’ fascista, so’ della Lega, so’ contro gli stranieri, ric***oni e scrofe”. Queste parole, destinate a rimanere confinate in una chat privata, sono state invece divulgate ampiamente sui social media, causando un’immediata reazione di rifiuto da parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni politiche. La sua candidatura è stata rapidamente revocata, segnando una fine abrupta alla sua campagna elettorale.

La candidata sindaco di Fratelli d’Italia, Margherita “Megghie” Di Pumpo, ha preso le distanze dal suo ex alleato politico, sottolineando il proprio disgusto e la propria condanna per le affermazioni fatte. “Sono venuta a conoscenza dell’audio nella tarda serata di ieri e posso assicurare che il candidato è fuori dalle liste che presenteremo domani. C’è estrema indignazione verso affermazioni che non appartengono alla sottoscritta”, ha dichiarato Di Pumpo.

Dall’altra parte, il Movimento 5 Stelle ha espresso forte disapprovazione attraverso le parole della senatrice Gisella Naturale: “Sono indignata per le affermazioni di uno dei candidati di Fratelli d’Italia al Comune di Torremaggiore, fatte in un appello al voto in una chat ora di dominio pubblico”. La senatrice ha inoltre criticato la gestione del partito riguardo la selezione dei candidati.

Questo episodio solleva questioni importanti sul controllo dei candidati politici e l’uso responsabile dei social media e delle piattaforme di comunicazione digitale. La vicenda di Matteo Delle Vergini serve come un monito per i partiti politici sulla necessità di verificare accuratamente i propri candidati e le loro pubbliche dichiarazioni. Inoltre, evidenzia il potere delle piattaforme digitali nel plasmare l’opinione pubblica e influenzare le carriere politiche, dimostrando come un singolo errore possa avere conseguenze di vasta portata.

L’esclusione di Delle Vergini dalle liste elettorali rappresenta un tentativo di salvaguardare l’integrità e i valori del partito di appartenenza, segnando un momento decisivo nella politica locale di Torremaggiore che sarà ricordato nelle prossime elezioni amministrative.



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