Vittorio Emanuele di Savoia che malattia aveva



Esplora la vita e il passaggio di Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia, attraverso un tributo che ripercorre i momenti salienti della sua esistenza e del suo controverso amore.



La Scomparsa di un Erede Reale

La notizia ha attraversato le frontiere con una quiete solenne: Vittorio Emanuele di Savoia, discendente dell’antica dinastia regnante d’Italia, si è spento a Ginevra. Alle soglie dell’87° compleanno, la sua dipartita non è stata segnata da una malattia specifica, come confermato dalla Casa Savoia. La dichiarazione ufficiale parla di un trapasso pacifico, avvenuto questa mattina alle 7.05, nel calore dell’affetto familiare.

La Vita oltre l’Esilio

Nato nel 1937, Vittorio Emanuele visse l’infanzia tra le mura di un regno in declino. L’esito repubblicano del referendum del 1946 segnò l’inizio del suo esilio. Lasciò l’Italia con la madre e le sorelle – Maria Pia, Maria Beatrice, e Maria Gabriella – trovando rifugio in Portogallo.

Un Amore Contro le Convenzioni

Il cuore di Vittorio Emanuele fu rapito da Marina Ricolfi Doria, atleta di spicco nello sci d’acqua e futura erede dell’impero dolciario Doria. Nonostante l’opposizione del padre, il principe non si piegò alle convenzioni. Nel 1969, con un gesto audace e sovrano, si autoproclamò re d’Italia per poter conferire a Marina il titolo di duchessa e sposarla. La cerimonia si tenne a Las Vegas, lontano dalle terre natali.

Eredità Dinastica e Familiare

L’arrivo nel 1973 di Emanuele Filiberto, primo figlio della coppia, segnò una riconciliazione parziale con la Casa Savoia. Tuttavia, Umberto II mantenne ferma la sua decisione riguardo la divisione dei beni ereditari, preferendo un’equa distribuzione piuttosto che favorire il figlio maschio.

La partenza di Vittorio Emanuele di Savoia chiude un capitolo storico, lasciando un’eredità controversa ma indiscutibilmente affascinante. Il principe che osò sfidare le tradizioni per amore è ora parte della storia che tanto ha contribuito a scrivere. Gli occhi si rivolgono ora alle esequie, in attesa di una data ufficiale per l’addio a un uomo che fu molto più di un titolo nobiliare.



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