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Achille Lauro: «C’erano pregiudizi su di me, li ho superati con la mia ironia. Ora scriverò per Mina»



Achille Lauro, all’anagrafe Lauro De Marinis, è tornato a Sanremo con una nuova veste. Dopo due anni di riflessione, il cantautore romano si è lasciato alle spalle le polemiche e le provocazioni per abbracciare uno stile più autentico e intimista. «Ho fatto poche operazioni discografiche in questi anni. Ho pensato tanto a scrivere. Alla fine, quando una canzone è forte, non ha bisogno di marketing», racconta Lauro, accompagnando queste parole con una serenità che solo un percorso di crescita personale può offrire.



Da “Rolls Royce” a “Incoscienti giovani”: l’evoluzione di Achille Lauro

Nel 2019, con la sua controversa “Rolls Royce”, Lauro si presentò al Festival di Sanremo attirando critiche e pregiudizi. Oggi, a 34 anni, sembra aver completato quella parabola di ascesa, caduta e redenzione che molte popstar vivono in una carriera intera. Il suo ultimo brano, “Incoscienti giovani”, ha unito generazioni con il suo stile neoromantico, dimostrando che la semplicità può essere il suo punto di forza.

«Forse, in passato, ho spinto troppo sull’acceleratore. Ma con questa canzone ho lasciato spazio alla mia vera essenza», spiega Lauro. E il pubblico sembra averlo notato: folle di fan si sono radunate fuori dal suo hotel e dal suo RM Confidential, il night club che ha animato le notti sanremesi con ospiti sorprendenti come Valeria Golino e Nunzia De Girolamo.

“Su di me c’erano pregiudizi, li ho spazzati via con l’ironia”

Achille Lauro riconosce che i giudizi sul suo conto non sono sempre stati clementi. «Mi dicevano che volevo fare l’esibizionista. Ma su di me c’erano pregiudizi. Li ho spazzati via dimostrando chi sono davvero: un ragazzo estroverso, con i piedi per terra. Non mi sono mai comportato con superiorità», afferma.

Un ruolo importante in questa trasformazione l’ha avuto X Factor, dove Lauro ha avuto la possibilità di mostrarsi al pubblico in una luce diversa. «In tre minuti su un palco non riesci a far capire chi sei. Quel programma mi ha aiutato a svelare la mia ironia e la mia vera personalità.»

Il sogno di scrivere per Mina diventa realtà

Tra i suoi fan più celebri c’è Mina, la leggendaria Tigre di Cremona. Lauro confessa che la collaborazione che sogna da anni potrebbe finalmente concretizzarsi. «La prima cosa che farò, una volta uscito dalla centrifuga mediatica sanremese, sarà mandarle una canzone. Il suo figlio, Massimiliano Pani, mi ha scritto quest’autunno dopo aver ascoltato Amore disperato», racconta emozionato.

Cinema, Eurovision e futuro: i nuovi orizzonti di Lauro

Achille Lauro non si ferma qui. Il suo talento e la sua creatività lo spingono verso nuove direzioni, come il cinema. Nel video di “Incoscienti giovani” compare l’attrice emergente Celeste Dalla Porta, e Lauro non nasconde il desiderio di esplorare il grande schermo: «Mi piacerebbe debuttare al cinema, ma forse più come regista o sceneggiatore. Avrei tanto da imparare, ma sarei felice di farlo.»

E sull’Eurovision? Lauro risponde con il suo solito sarcasmo: «Il toro meccanico magari anche no, dai (ride). Ma se ci fosse una canzone giusta, perché no?»

Achille Lauro è riuscito a trasformare i pregiudizi in opportunità, dimostrando che l’autenticità e la sostanza possono conquistare anche i cuori più scettici. Il suo percorso, fatto di provocazioni, riflessioni e rinascite, continua a ispirare. E ora, con il sogno di scrivere per Mina e nuove sfide all’orizzonte, Lauro si conferma una delle figure più interessanti e imprevedibili della musica italiana.

Un artista che ha saputo reinventarsi, trovando il giusto equilibrio tra essenza e innovazione, e regalando al pubblico un messaggio chiaro: quando c’è sostanza, il resto viene da sé.



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