Sabato mattina, 7 giugno, la chiesa di Asolo, in provincia di Treviso, era gremita per il funerale di Tommaso Zamperoni, il giovane di 20 anni trovato senza vita pochi giorni prima, nei pressi della sua abitazione. Il corteo funebre è giunto in chiesa intorno alle 10, accompagnando il feretro bianco, ricoperto da candidi fiori, simbolo di purezza e innocenza. La comunità si è stretta attorno alla famiglia del ragazzo, profondamente segnata da questo tragico evento.
La cerimonia si è svolta in un clima di profondo dolore e commozione. I genitori di Tommaso, Roberto e Lucia Zamperoni, hanno affrontato con dignità e forza l’ennesima tragedia familiare, a distanza di appena un anno dalla scomparsa del loro altro figlio, Edoardo, morto nel sonno a soli 21 anni. La perdita di Tommaso rappresenta un ulteriore colpo devastante per la famiglia, che ha visto spezzarsi due giovani vite nel giro di così poco tempo.
Alla funzione erano presenti numerosi compagni di scuola di Tommaso, studenti dell’istituto Martini, che hanno voluto rendere omaggio al loro amico portando ciascuno un fiore bianco, un gesto semplice ma carico di significato. La chiesa era così piena che molte persone sono rimaste all’esterno, partecipando in silenzio e condividendo il dolore dei familiari. Anche il parroco, durante l’omelia, ha espresso parole di conforto per i genitori e per tutti coloro che hanno conosciuto e voluto bene al giovane.
Secondo quanto emerso, Tommaso Zamperoni era preoccupato per una possibile bocciatura scolastica, una paura che avrebbe contribuito a spingerlo verso il gesto estremo. La sua scomparsa ha lasciato sgomenta l’intera comunità di Asolo, che si interroga su come poter prevenire situazioni simili in futuro, specialmente tra i giovani. La scuola, gli amici e i conoscenti ricordano Tommaso come un ragazzo sensibile e riservato, con tanti sogni e progetti ancora da realizzare.
Il dramma di Tommaso si inserisce in un contesto più ampio, che solleva interrogativi sul peso delle pressioni scolastiche e sociali che molti giovani si trovano ad affrontare. La difficoltà di gestire le aspettative, unite a una fragilità emotiva, possono portare a esiti tragici se non intercettate in tempo. La comunità di Asolo si è unita nel dolore, ma anche nella riflessione, per cercare di comprendere come offrire maggiore supporto ai ragazzi che vivono momenti di difficoltà.
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