La scomparsa di Rosetta Dello Siesto, moglie del celebre scrittore Andrea Camilleri, ha segnato la fine di una lunga storia d’amore durata oltre sei decenni. La donna, che aveva 97 anni, è morta in un ospedale di Roma dove era ricoverata da qualche giorno. Il legame tra i due, iniziato nel 1957 con il matrimonio, ha dato vita a una famiglia numerosa composta da tre figlie: Andreina, Mariolina ed Elisabetta, oltre a numerosi nipoti e pronipoti.
Dello Siesto, nata a Milano, si era laureata all’Università La Sapienza di Roma con una tesi su Pico della Mirandola. L’incontro con Camilleri avvenne durante il debutto teatrale dello spettacolo “Abbiamo fatto un viaggio”, dove lei lavorava come aiuto regista. Dopo la rappresentazione, lo scrittore tornò in Sicilia per trascorrere del tempo con la sua famiglia. Tuttavia, come racconta nel libro autobiografico “Ora dimmi di te. Lettera a Matilda”, si rese conto che non c’era stato giorno in cui non avesse pensato alla giovane donna: “Trascorsa una settimana, mi resi conto con mia grande sorpresa che non c’era stato giorno che non avessi pensato a quella ragazza “.
La relazione tra Camilleri e Dello Siesto si dimostrò solida e fondamentale per l’autore siciliano. In diverse occasioni, lo scrittore ha sottolineato quanto fosse importante la presenza della moglie nella sua vita e nella sua carriera. “Non c’è rigo che io abbia pubblicato che non sia stato prima letto da lei”, dichiarava spesso, ricordando il supporto e la critica costruttiva che la moglie gli offriva.
Nel libro autobiografico, Camilleri descriveva Rosetta come la “spina dorsale” della sua esistenza: “Rosetta è stata la spina dorsale della mia esistenza e continua a esserlo. So di essere un uomo fortunato, e non solo perché sono riuscito a vivere facendo esattamente quello che sognavo ma anche perché ho avuto Rosetta “. La loro unione fu caratterizzata da un’intesa profonda e duratura, mai influenzata da eventi esterni: “Un rapporto che non è mai stato alterato da nessun evento esterno”.
In un’intervista rilasciata poco prima della sua morte nel 2019, Camilleri ha espresso quanto fosse speciale il giorno del loro matrimonio, definendolo il più bello della sua vita. Ha attribuito la longevità del loro rapporto principalmente all’intelligenza, alla comprensione e alla pazienza di Rosetta: “Se è durato tanto è dovuto principalmente all’intelligenza, alla comprensione e alla pazienza di Rosetta”.
La perdita di Rosetta Dello Siesto rappresenta non solo la fine di un amore duraturo ma anche la chiusura di un capitolo significativo nella vita del celebre scrittore siciliano. La loro storia d’amore ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore dei loro cari e nel ricordo di chi ha seguito le opere di Camilleri, sempre accompagnate dall’invisibile ma fondamentale mano della moglie.
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