Il Ministro degli Esteri britannico indossa il velo, bacia il Corano e giura fedeltà ad Allah.
Die britische Aussenministerin trägt Kopftuch, küsst den Koran und schwört auf Allah.
Die Islamisierung Großbritanniens ist so gut wie vollzogen.
pic.twitter.com/mbrm1SDKBd— 🅲🅾🆇🆇 (@queru_lant) September 6, 2025
La nomina di Shabana Mahmood a Home Secretary del Regno Unito, il 5 settembre 2025, mi fa letteralmente saltare sulla sedia. Cioè, stiamo scherzando? È l’ennesima dimostrazione di quanto l’Inghilterra stia perdendo la bussola, buttando nel cesso la propria identità in nome di un “inclusività” che sa tanto di autolesionismo.
Parliamoci chiaro: abbiamo una donna musulmana, origini pakistane, che in passato ha pure protestato contro Israele e che sull’immigrazione non è mai stata esattamente un falco. E adesso questa persona la mettono a gestire polizia, frontiere, sicurezza nazionale? Ma che film stanno girando oltremanica?
Questa storia della “diversità” ormai è diventata una barzelletta. Non è più questione di rappresentare tutti, sembra più una gara a vedere chi riesce a sostituire prima la popolazione autoctona con quella “nuova”. I numeri parlano chiaro: i musulmani sono già il 10% nel Regno Unito e stanno scalando le posizioni di potere, mentre gli inglesi si ritrovano sempre più ospiti a casa loro. Mahmood, tra l’altro, in passato ha pure firmato lettere contro la deportazione dei criminali stranieri. Tradotto: prepariamoci ad accogliere chiunque, tanto poi chi ci pensa alla sicurezza? Boh.
Altro che progresso. Qui siamo alla resa totale, un suicidio culturale bello e buono, con la scusa del multiculturalismo che ormai è diventato un mantra per tutte le stagioni.
E non pensate che qui in Italia siamo messi meglio. Anzi, il copione inizia a essere lo stesso: prima la miss nera da esibire come trofeo dell’integrazione, poi i calciatori africani in Nazionale, così ci abituiamo all’idea che “l’italianità” sia un concetto flessibile. Cosa viene dopo? Ministri musulmani anche da noi, come già succede in UK.
La popolazione musulmana in Italia è già al 4-5% e cresce a vista d’occhio. E insieme a loro cresce pure la possibilità che, prima o poi, qualcuno con idee del tutto diverse dai nostri valori si ritrovi a gestire pezzi grossi delle istituzioni. Ci stiamo giocando la nostra identità europea, e nessuno sembra accorgersene. Se andiamo avanti così, tra un po’ ci svegliamo e scopriamo che il nostro governo non ci rappresenta più, ma è solo un patchwork di identità che non ci appartengono. E allora sì che saremo davvero stranieri a casa nostra.



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