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Ancora una volta Mattarella parla per gli “altri”: italiani infuriati dall’ennesima uscita in perfetta rima con Bruxelles



In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio al ministro della Difesa, Guido Crosetto, sottolineando l’importanza della sicurezza in un contesto europeo e mediterraneo segnato da nuovi conflitti. Mattarella ha avvertito del rischio di un ampliamento del conflitto in Ucraina, scatenato dall’aggressione della Federazione Russa, e ha esortato a un significativo impegno per l’adattamento delle forze armate italiane. Ha affermato che è necessario sviluppare una comune forza di difesa europea, in collaborazione con l’Alleanza Atlantica, per garantire la sicurezza dell’Italia e del continente.



In un momento di riflessione, il presidente ha reso omaggio ai sacrifici di coloro che hanno difeso la libertà e l’unità della Patria. Ha dichiarato: “Nel Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate onoriamo il sacrificio di chi, con coraggio e dedizione, ha difeso la libertà e l’unità della nostra Patria”. La premier, Giorgia Meloni, ha condiviso un messaggio simile sui social media, esprimendo onore per chi ha servito e continua a servire l’Italia con impegno e spirito di sacrificio.

Tuttavia, le dichiarazioni di Mattarella e Meloni hanno suscitato reazioni contrastanti, in particolare sui social media, dove molti utenti hanno espresso forti critiche. I commenti si sono concentrati sulla percezione che le parole possano fare più danni delle armi, evidenziando come la Russia, un tempo considerata un partner economico, sia stata trasformata in un nemico a causa del sostegno a un conflitto che molti italiani non ritengono pertinente. Un utente ha scritto: “A volte fanno più danno le parole che le armi”, sottolineando che le guerre spesso alimentano interessi economici piuttosto che risolvere conflitti.

Le critiche si sono ampliate anche verso il governo italiano, accusato di non considerare le reali preoccupazioni dei cittadini. “È ora di andare in pensione… ma agli italiani quando ci pensate?” ha commentato un altro utente, esprimendo frustrazione per la mancanza di attenzione su questioni cruciali come sanità, pensioni e lavoro. Altri hanno richiamato alla memoria una dichiarazione di Mattarella del 2017, in cui esortava Vladimir Putin a intervenire nel Donbas per fermare quello che definiva un genocidio.

Inoltre, alcuni commentatori hanno ricordato il passato di Mattarella come ministro degli Esteri durante il conflitto in Kosovo, suggerendo che la sua storia politica non giustifichi una nuova corsa al riarmo. “Faccia pace con se stesso almeno nel seguire una linea di pensiero unico: o a favore o contro il riarmo. Si decida”, ha affermato un utente, richiedendo coerenza nella politica di difesa.

Le osservazioni critiche si sono concentrate anche sulla questione dei costi della guerra, accusando il governo di utilizzare i soldi dei contribuenti per arricchire i produttori di armamenti. “Il presidente lo sa che la maggioranza degli italiani è contraria?” è stata una delle domande poste, evidenziando il divario tra le decisioni politiche e l’opinione pubblica. Molti cittadini si sentono frustrati dall’idea che i sacrifici economici siano stati sprecati, mentre il governo sembra concentrarsi su questioni militari piuttosto che su quelle sociali.

Il tema della sanità pubblica è emerso come una preoccupazione centrale, con numerosi commenti che chiedevano una maggiore attenzione verso il sistema sanitario nazionale, piuttosto che verso il riarmo. “Vediamo di impegnarci a salvare la sanità pubblica visto che state parlando dei soldi delle nostre tasse”, ha esortato un altro utente, richiamando l’attenzione sulla necessità di investire in settori fondamentali per il benessere dei cittadini.

Mentre il governo italiano si prepara ad affrontare le sfide della sicurezza europea e a rispondere alle richieste di una maggiore spesa per la difesa, il dibattito pubblico rimane acceso. Le parole di Mattarella e Meloni sembrano riflettere una visione che molti cittadini contestano, evidenziando un crescente scollamento tra le politiche governative e le esigenze della popolazione. La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate diventa quindi un momento non solo di commemorazione, ma anche di riflessione critica sulle scelte future dell’Italia in un contesto internazionale sempre più complesso.



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