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Arriva MariTide, la nuova soluzione mensile per dimagrire senza stress



È stato recentemente pubblicato uno studio che presenta i promettenti risultati di MariTide (Maridebart Cafraglutide), un nuovo farmaco dimagrante appartenente alla stessa classe di Semaglutide e Tirzepatide. A differenza di questi ultimi, MariTide richiede un’unica somministrazione mensile, anziché settimanale. I pazienti coinvolti nello studio hanno registrato una perdita di peso fino al 17%, con un ulteriore dimagrimento anche dopo la conclusione della sperimentazione.



Il nuovo farmaco sperimentale per la perdita di peso promette risultati paragonabili a quelli di Tirzepatide e Semaglutide, ma con una frequenza di assunzione notevolmente inferiore. Mentre Semaglutide e Tirzepatide richiedono un’iniezione settimanale, MariTide necessita di una sola somministrazione sottocutanea al mese. Questo aspetto non solo favorisce una potenziale maggiore aderenza alla terapia farmacologica da parte dei pazienti, eliminando la necessità di iniezioni settimanali, ma potrebbe anche contribuire ad attenuare gli effetti collaterali. Al momento, gli effetti collaterali di MariTide risultano in linea con quelli degli altri farmaci della stessa classe, ovvero gli agonisti del peptide 1 simile al glucagone (GLP-1), tra cui rientrano anche Semaglutide e Tirzepatide (quest’ultima con un duplice meccanismo d’azione). Questi farmaci, promuovendo il senso di sazietà, regolando la glicemia e rallentando il passaggio del cibo dallo stomaco all’intestino, consentono una significativa perdita di peso.

Un team di ricerca internazionale, guidato da scienziati statunitensi della Sezione di Endocrinologia e Metabolismo della Scuola di Medicina dell’Università di Yale e in stretta collaborazione con colleghi di diversi istituti, tra cui lo Yale Obesity Research Center (Y-Weight), il Pennington Biomedical Research Center e la Facoltà di Scienze Cliniche presso l’Università Monash (Australia), ha determinato che il nuovo farmaco sperimentale MariTide (unione di Maridebart Cafraglutide) è in grado di indurre una significativa perdita di peso con una sola iniezione mensile. Allo studio ha partecipato anche la casa farmaceutica Amgen, sviluppatrice di Maridebart Cafraglutide, farmaco che, oltre a essere un agonista del GLP-1, agisce anche come anticorpo monoclonale contro il recettore del polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIPR).

In un recente studio di Fase 2, MariTide è stata testata su 465 persone obese e 127 obese con diabete di tipo 2. A 52 settimane (13 mesi) dall’inizio della terapia sperimentale, il farmaco ha indotto una perdita di peso fino al 16,2% (rispetto al 2,5% del placebo) nel primo gruppo e fino al 12,3% nel secondo (contro l’1,7% del placebo). Inoltre, come sottolineato da Amgen in un comunicato stampa, il farmaco ha prodotto “significativi miglioramenti cardiometabolici” nei pazienti. In particolare, è stata osservata una riduzione “robusta e sostenuta” dell’emoglobina A1c (HbA1c), oltre a un netto miglioramento della circonferenza vita, della pressione sanguigna, della proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hs-CRP) e di altri parametri lipidici, a tutto vantaggio di una migliore salute cardiovascolare.

Un dato rilevante emerso al termine del periodo di follow-up è la persistente diminuzione del peso corporeo nei pazienti, senza raggiungere il cosiddetto plateau. Ciò suggerisce che la perdita di peso avrebbe potuto proseguire con la continuazione del trattamento. “MariTide ha dimostrato una notevole efficacia, tra cui una perdita di peso sostenuta senza plateau nello studio di fase 2 di 52 settimane e miglioramenti significativi nei fattori di rischio cardiometabolico, rappresentando un progresso decisivo per il campo dell’obesità”, ha dichiarato il dottor Jay Bradner, vicepresidente esecutivo della Ricerca e Sviluppo di Amgen.

Il farmaco ha indotto gli stessi effetti collaterali comuni ad altri agonisti GLP-1, ovvero disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea. Tuttavia, gli scienziati hanno osservato che l’aumento graduale del dosaggio ha determinato un miglioramento significativo della tollerabilità. I dosaggi sono stati incrementati da 21 milligrammi fino alla dose massima di 350 milligrammi. Nello studio di Fase 3, che generalmente precede l’autorizzazione all’immissione in commercio, saranno coinvolti un numero maggiore di pazienti, alcuni dei quali selezionati per la presenza di malattie cardiovascolari e apnea notturna ostruttiva. Un recente studio ha evidenziato un metodo per perdere peso cinque volte più efficace rispetto ai nuovi farmaci dimagranti. I dettagli della nuova ricerca “Once-Monthly Maridebart Cafraglutide for the Treatment of Obesity — A Phase 2 Trial” sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica The New England Journal of Medicine.



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