Un’innovativa tecnica chirurgica, ideata dal neurochirurgo Anastasios Giamouriadis, sta rivoluzionando il modo in cui vengono trattati i tumori cerebrali. Questa procedura consente di asportare i tumori attraverso le sopracciglia, evitando la tradizionale craniotomia. Denominata “approccio sopraorbitale modificato al sopracciglio”, questa tecnica permette di eseguire l’intervento attraverso un piccolo foro nel cranio, sopra gli occhi, lasciando solo una cicatrice minima.
Il dottor Giamouriadis ha spiegato che “questo approccio ci dà uno spazio molto più limitato ma ci consente di eseguire l’operazione più rapidamente e con meno complicazioni”. I pazienti sottoposti a questo tipo di intervento possono lasciare l’ospedale entro 24 ore e riprendere le normali attività quotidiane in pochi giorni.
Tradizionalmente, le operazioni di rimozione dei tumori cerebrali richiedevano una craniotomia, che lasciava cicatrici su tutta la fronte. Con questo nuovo metodo, tali cicatrici sono evitate. La tecnica è stata approvata dalla British Neurological Society e dall’European Association of Neurosurgical Societies e ha già visto l’applicazione su diversi pazienti.
Tra questi, la signora Doreen Adams, una donna di 75 anni, è stata operata con successo per la rimozione di un tumore delle dimensioni di una mela. In passato, la signora Adams era stata sottoposta a una craniotomia che non aveva risolto il problema. “Per me – ha raccontato – la differenza tra i due interventi è stata abissale. Il mio recupero è stato molto, molto più rapido: sono uscita dall’ospedale due giorni dopo e sono tornata alla vita normale quasi immediatamente”.
Questa tecnica innovativa, sviluppata presso l’NHS Grampian in Scozia, permette l’asportazione dei tumori dalla parte anteriore del cervello in circa tre ore. Ciò costituisce un significativo vantaggio sia per il paziente che per il chirurgo. Gli interventi tradizionali mediante craniotomia possono durare dalle otto alle dieci ore. “Un’operazione tradizionale può richiedere dalle otto alle dieci ore”, ha osservato il dottor Giamouriadis, aggiungendo che “la parte davvero complicata di queste operazioni è proprio alla fine, quando ci si trova a che fare con minuscoli vasi sui nervi ottici”. Dopo tante ore di intervento, i chirurghi possono essere comprensibilmente stanchi, aumentando il rischio di errore.
Il nuovo metodo, che il dottor Giamouriadis ha sviluppato adattando una tecnica già esistente per rimuovere le escrescenze, è molto meno invasivo e consente di raggiungere il tumore in soli 30-40 minuti. “Entrare attraverso il sopracciglio ci consente di eseguire l’operazione più rapidamente”, ha spiegato il dottor Giamouriadis.
La signora Adams ha testimoniato l’efficacia della procedura, sottolineando come il suo recupero sia stato straordinariamente veloce rispetto all’intervento precedente. Questo approccio innovativo non solo riduce i tempi di recupero, ma minimizza anche le complicazioni post-operatorie e migliora la qualità della vita dei pazienti.
L’approccio sopraorbitale modificato al sopracciglio rappresenta un passo avanti significativo nella neurochirurgia, offrendo un’alternativa meno invasiva e più efficiente alla craniotomia tradizionale. Con il supporto delle principali società neurologiche europee, questa tecnica potrebbe diventare presto uno standard nel trattamento delle neoplasie cerebrali.
L’innovazione portata dal dottor Giamouriadis non solo riduce i rischi associati alle lunghe operazioni chirurgiche, ma offre anche ai pazienti una via più rapida verso la guarigione. Con risultati promettenti già ottenuti su diversi pazienti, questa tecnica potrebbe trasformare radicalmente il panorama delle operazioni neurochirurgiche nei prossimi anni.
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