Una bambina di 4 anni, Luca de Groot, è stata temporaneamente privata della vista dopo aver ingerito una capsula di detersivo mentre aiutava la madre con il bucato. L’incidente ha richiesto tre interventi chirurgici e 16 giorni di ricovero ospedaliero.
La storia di Luca de Groot, una bambina di 4 anni di Melbourne, in Australia, serve da monito per tutti i genitori sui pericoli delle capsule di detersivo. Mentre aiutava la madre Jodi a fare il bucato, Luca ha ingerito una capsula di detersivo, causandole gravi ustioni chimiche agli occhi e temporanea cecità.
L’incidente è avvenuto il 23 marzo scorso, quando Jodi ha passato a Luca una capsula di detersivo del marchio Omo per tenerla mentre la lavava. In pochi secondi, la bambina l’ha messa in bocca e l’ha morsa, facendola esplodere e spruzzando il contenuto concentrato sul suo viso.
“Non aveva mai avuto l’impulso di mordere prima. È davvero insolito per lei. Mi aiuta spesso con il bucato, ma di solito non ci gioca”, ha spiegato Jodi al Mirror. Subito dopo l’incidente, Luca è diventata “isterica” per il forte dolore agli occhi.
Portata in ospedale, i medici hanno lavato ripetutamente gli occhi della bambina, ma le ustioni chimiche erano troppo gravi. Luca è stata sottoposta a tre interventi chirurgici, tra cui un trapianto di membrana amniotica, una procedura delicata in cui il tessuto della placenta viene applicato alla superficie dell’occhio per favorire la guarigione.
“C’è stato un momento in cui [i medici] pensavano che avrebbe avuto bisogno di un quarto intervento perché non apriva gli occhi”, ha raccontato Jodi, aggiungendo che dopo 16 giorni di degenza, la vista nell’occhio sinistro di Luca non è ancora completamente ristabilita, anche se sta lentamente migliorando.
Nonostante il lungo percorso di cure, Luca dovrà affrontare ancora un processo di guarigione che potrebbe richiedere fino a un anno. I suoi occhi rimangono rossi e irritati, e i medici hanno diagnosticato un leggero difetto visivo permanente.
Ora Jodi sta mettendo in guardia altri genitori sui pericoli delle capsule di detersivo, chiedendo ai produttori di rendere le avvertenze di sicurezza più urgenti e specifiche sulle confezioni. “Devono fare di più. Così com’è non va bene. Non mi ero resa conto dell’entità delle lesioni che potevano causare”, ha affermato.
In risposta, un portavoce di Unilever, l’azienda produttrice di Persil, ha dichiarato che “la sicurezza è sempre la nostra priorità numero uno” e che le capsule sono dotate di chiusure e avvisi di sicurezza in linea con le linee guida del settore.
La storia di Luca de Groot serve da monito per tutti i genitori sull’importanza di tenere i prodotti chimici domestici lontani dalla portata dei bambini curiosi e fiduciosi.
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