Fonte dell’articolo: https://www.dcnews.it/2025/11/21/beatrice-venezi-esordio-alla-fenice-tutto-da-godere-mentre-la-feccia-volantinava-il-pubblico-le-regalava-un-applauso-lungo-ben-sette-minuti/
Un’eccellente performance musicale, purtroppo offuscata da un episodio spiacevole, si è svolta presso il Teatro La Fenice di Venezia. Un gruppo di individui ha tentato di introdurre tematiche politiche, contestando le relazioni personali della neo direttrice artistica, la Signora Beatrice Venezi, ritenuta eccessivamente vicina a posizioni di destra.
Nonostante ciò, il pubblico della Fenice, numeroso (e si ipotizza che non tutti gli abbonamenti siano stati disdetti), ha accolto con un’ovazione di sette minuti l’inaugurazione della stagione lirica 2025-26, tenutasi ieri sera con la rappresentazione de “La Clemenza di Tito” di Wolfgang Amadeus Mozart, nell’allestimento curato dal regista scozzese Paul Curran e diretto dal maestro inglese Ivor Bolton.
Questo debutto ha saputo coniugare la grande tradizione mozartiana con una prospettiva sorprendentemente contemporanea, reinterpretando la vicenda imperiale come un potente prisma di attualità. Durante gli applausi, si è verificato un episodio imprevisto: alcuni spettatori, posizionati nei palchi, hanno lanciato in platea una pioggia di volantini, precedentemente distribuiti all’ingresso dagli orchestrali e dalle maestranze a sostegno della mobilitazione di protesta contro la nomina della Signora Venezi.
La stagione lirica del teatro La Fenice di Venezia si apre stasera con una nuova protesta dei lavoratori, in lotta contro la nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale pic.twitter.com/HFSWSPVxM3
— Tg3 (@Tg3web) November 20, 2025
Trenta minuti prima dell’inaugurazione, il personale tecnico aveva allestito Campo San Fantin come palcoscenico simbolico, distribuendo materiale informativo e leggendo ad alta voce un comunicato di protesta. La mobilitazione, avviata il 22 settembre e coordinata dai sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Cisal-Fials e Usb, esprime il dissenso in merito alla nomina di Venezi, considerata dagli orchestrali “imposta” e frutto di un “metodo errato”. In sostanza, si evidenzia una presunta vicinanza con la Meloni.
“Abbiamo incontrato alcune difficoltà con la nomina della Venezi, ma sono fiducioso nella possibilità di risolvere la situazione e di ristabilire quell’equilibrio necessario per il proseguimento delle attività nel migliore dei modi”, ha dichiarato il sovrintendente del Teatro La Fenice, Nicola Colabianchi, in occasione dell’inaugurazione della Stagione Lirica 2025-2026, dopo aver impedito a personale tecnico e orchestrali di leggere in sala un comunicato di protesta. L’obiettivo primario, al momento, “è quello di far conoscere la Venezi, in quanto direttrice di talento, avendo già avuto modo di apprezzarne le capacità e di farla conoscere. È una persona che si distingue per il suo garbo e la sua umanità, e avremo l’opportunità di presentarla a tutti i dipendenti del Teatro e di farla apprezzare appieno”, ha spiegato Colabianchi. Il sovrintendente ha inoltre ricordato che “già prima dell’annuncio dell’arrivo della Venezi, nel nostro programma di lavoro eravamo riusciti a individuare una situazione critica, in atto da quasi un anno, che aveva determinato tre scioperi alle prime”.



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