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Bimbo di 18 mesi precipita nel vuoto dal quinto piano



Paura a Mestre, in provincia di Venezia, per un grave incidente domestico avvenuto nel pomeriggio di ieri in un palazzo situato lungo Corso del Popolo. Un bimbo di appena un anno e mezzo è caduto dal quinto piano dell’abitazione in cui vive con la famiglia. La tragedia è stata parzialmente evitata grazie all’impatto con una tettoia in plastica ondulata, appartenente a un negozio sottostante, che ha ridotto la violenza dell’impatto da circa 15 metri di altezza. Nonostante questo, il piccolo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale pediatrico di Padova, dove i medici lo hanno preso immediatamente in carico.



Secondo una prima ricostruzione, il bambino sarebbe riuscito a passare tra le barre di ferro del parapetto del balcone di casa. Nel momento della caduta, in appartamento si trovava solo la madre, una donna di origini bengalesi residente in Italia da oltre dieci anni, mentre il padre era al lavoro. I titolari del negozio sottostante hanno raccontato di aver udito un tonfo sordo mentre stavano chiudendo l’attività, poco prima che la madre, disperata, giungesse urlando sul posto.

L’allarme è scattato immediatamente: l’ambulanza del Suem 118 è arrivata in pochi minuti e, viste le condizioni critiche, è stata presa la decisione di non transitare dal pronto soccorso di Mestre ma di trasferire direttamente il bambino all’ospedale pediatrico di Padova, dotato di reparti specializzati per casi complessi. Attualmente il piccolo si trova ricoverato in prognosi riservata, con una lesione importante alla gamba e altre contusioni da monitorare attentamente. I sanitari hanno confermato che, nonostante la gravità del quadro clinico, il bambino è rimasto cosciente durante i soccorsi, un elemento che lascia sperare in un recupero.

La comunità bengalese residente nella zona si è immediatamente mobilitata per esprimere solidarietà alla famiglia. Syed Kamrul, portavoce della comunità, ha riferito a La Nuova Venezia: “La mamma è arrivata urlando, da dietro l’angolo, era sconvolta. Io mi sono precipitato subito a vedere cosa fosse accaduto”.

Sul luogo dell’incidente sono giunte anche le forze dell’ordine per raccogliere testimonianze e verificare la dinamica dei fatti. Le prime indagini escludono responsabilità diverse dall’incidente domestico, attribuendo la caduta alla tragica concatenazione di un attimo di distrazione e alla facilità con cui il piccolo è riuscito a superare le protezioni del balcone. Nonostante ciò, come avviene in casi simili, la Procura competente aprirà un fascicolo a carico di ignoti per chiarire ogni aspetto ed escludere eventuali omissioni.



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