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Bologna, polemica per la decisione del sindaco PD: onorificenza cittadina conferita a Francesca Albanese



Il Consiglio comunale di Bologna ha votato per conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite. Questa decisione ha generato un acceso dibattito, non solo tra le opposizioni, ma anche all’interno del Partito Democratico. Elisabetta Gualmini, europarlamentare dem ed ex vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, ha espresso il suo disaccordo, affermando: “Sarei stata più cauta, perché penso che il compito di un primo cittadino sia unire e non dividere. Francesca Albanese, comunque la si pensi, è una figura molto polarizzante e divisiva”. Gualmini ha sottolineato che, sebbene ci sia consenso sulla condanna degli atti di violenza a Gaza, la politica attuale è caratterizzata da toni e gesti estremamente radicalizzati.



Negli ultimi giorni, Albanese è stata coinvolta in due polemiche significative. La prima riguarda il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, il quale, durante la consegna di un premio alla relatrice, ha affermato che la liberazione degli ostaggi deve essere una condizione per avviare un processo di pace. Questa dichiarazione ha suscitato fischi dalla platea. La seconda polemica è emersa durante un’intervista in cui Albanese ha abbandonato lo studio del programma “In Onda” dopo che Francesco Giubilei aveva menzionato la posizione sulla Shoah della senatrice a vita Liliana Segre.

La delibera approvata dal Consiglio comunale ha riconosciuto Albanese per il suo impegno nella tutela del diritto internazionale e nella difesa dei diritti umani, evidenziando il suo contributo nel denunciare le responsabilità di Stati, aziende e individui nei crimini contro il popolo palestinese. La motivazione della cittadinanza onoraria si basa sulla necessità di riaffermare il primato del diritto sulla forza, un principio che il Comune di Bologna sostiene.

La delibera ha ricevuto 25 voti favorevoli, compreso quello del sindaco di Bologna, Marco Lepore, mentre nove membri hanno votato contro. Il centrodestra ha criticato aspramente la decisione. Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha definito l’atto una “vergogna”, accusando Albanese di aver mostrato disprezzo verso gli ostaggi israeliani e di attaccare le forze dell’ordine. Secondo Bignami, la sinistra bolognese continua a prendere decisioni sbagliate.

Anche Davide Bergamini, coordinatore provinciale della Lega a Bologna, ha espresso la sua contrarietà. Ha definito “assurdo e vergognoso” il conferimento della cittadinanza onoraria a Albanese, sottolineando che la relatrice non è famosa per il suo equilibrio. Bergamini ha anche criticato la reazione della relatrice nei confronti del sindaco di Reggio Emilia, accusandola di aver reagito in modo eccessivo dopo che questi aveva semplicemente menzionato gli ostaggi israeliani. Ha aggiunto che Lepore e la sinistra hanno creato una narrazione unilaterale, proclamando “eroi” anche coloro che non meritano tale titolo.

La scelta di conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese ha dunque sollevato un acceso dibattito non solo tra le forze politiche, ma ha anche messo in luce le divisioni interne al Partito Democratico. La posizione di Gualmini rappresenta una voce critica all’interno del partito, evidenziando la necessità di una maggiore cautela nelle scelte politiche che possono risultare divisive.

Questa situazione mette in evidenza come il contesto politico attuale sia caratterizzato da forti polarizzazioni, in cui le figure pubbliche diventano oggetto di controversie e dibattiti accesi. La reazione delle opposizioni e le divisioni all’interno del Pd suggeriscono che la politica locale di Bologna è influenzata da temi nazionali e internazionali, in particolare riguardo alla questione israelo-palestinese.



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