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Bruno Vespa infame”: scritta offensiva nell’ascensore della Rai, l’Ad Rossi condanna l’episodio



Nella sede della Rai situata in via Teulada, Roma, è stata trovata una scritta offensiva nei confronti del noto giornalista Bruno Vespa. La frase “Vespa infame” è stata incisa all’interno di un ascensore, generando immediate reazioni di condanna e l’avvio di un’inchiesta da parte delle forze dell’ordine per risalire agli autori di questo gesto. L’insulto arriva dopo un recente scontro tra Vespa e il portavoce della Flotilla, Tony La Piccirella, accusato di non rappresentare adeguatamente gli interessi dei palestinesi. Bruno Vespa è atteso stasera, 7 ottobre, come ospite del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nei programmi “Cinque Minuti” e “Porta a Porta”.



In risposta all’accaduto, l’Amministratore Delegato della Rai, Giampaolo Rossi, ha espresso una ferma condanna per l’episodio. Ha dichiarato: “La Rai esprime ferma condanna per la scritta offensiva e infame comparsa in un ascensore della sede di Via Teulada, a Roma, e rivolta al giornalista Bruno Vespa, storico volto del servizio pubblico. Si tratta di un episodio grave che rappresenta una forma di intimidazione e di intolleranza inaccettabile.” Rossi ha sottolineato che comportamenti simili non appartengono alla cultura del dialogo e del rispetto, valori che dovrebbero caratterizzare ogni ambiente lavorativo, specialmente in una sede del Servizio Pubblico radiotelevisivo. Ha ribadito l’impegno della Rai “a difesa del pluralismo, del confronto civile tra opinioni diverse e della libertà di espressione, principi fondanti della sua missione. Ogni forma di linguaggio d’odio o minaccia personale è incompatibile con questi valori”.

Anche il sindacato Unirai ha manifestato la sua indignazione, esprimendo una “ferma condanna per l’episodio avvenuto nella sede Rai di via Teulada“. In una nota ufficiale, il sindacato ha definito il gesto “intollerabile e vile, che nulla ha a che fare con il confronto di idee e con il rispetto che deve sempre contraddistinguere un ambiente di lavoro e una comunità professionale come quella Rai“. Unirai ha inoltre espresso “la più convinta solidarietà a Bruno Vespa, figura storica del giornalismo e della televisione italiana, e confida che le forze dell’ordine individuino al più presto i responsabili di un atto che offende non solo la persona, ma anche l’intera azienda. La Rai è e deve restare un luogo di civiltà, libertà e rispetto reciproco, valori che il sindacato Unirai continuerà a difendere senza esitazioni”.

L’incidente ha suscitato un ampio dibattito sull’importanza del rispetto e della libertà di espressione nel contesto del giornalismo e della comunicazione pubblica. La Rai, in quanto servizio pubblico, ha il compito di garantire un ambiente in cui il dialogo e il confronto di idee possano avvenire senza timore di intimidazioni o attacchi personali.

Il gesto di vandalismo contro Bruno Vespa non è solo un attacco a un singolo individuo, ma rappresenta anche una minaccia per il pluralismo e la libertà di espressione nel panorama mediatico italiano. La scritta incisa nell’ascensore è un segnale preoccupante di come il clima di tensione e polarizzazione possa sfociare in atti di violenza verbale e intimidazione.

Le forze dell’ordine stanno attualmente indagando per identificare i responsabili di questo atto. La speranza è che vengano presi provvedimenti adeguati per garantire che simili episodi non si ripetano in futuro. La Rai ha ribadito il suo impegno a proteggere i suoi giornalisti e a mantenere un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso.



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