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Calenda reagisce furiosamente all’accordo sull’Ucraina: “Non è il piano di Trump” e spara una sequela di sciocchezze



Qualora l’Unione Europea non dimostri la determinazione necessaria per respingere il piano di capitolazione congiuntamente elaborato da Donald Trump e Vladimir Putin, si assisterà a una rapida disgregazione dell’Unione stessa.  L’assenza di una chiara presa di posizione da parte del Governo italiano rappresenta un segnale preoccupante di un possibile cambio di rotta, da noi giudicato inaccettabile.  L’abbandono dell’Ucraina comporterebbe la rinuncia a combattere la battaglia cruciale per la nostra libertà e sovranità.



Il piano recentemente svelato non rappresenta il “piano USA”, bensì il piano di Putin, attuato attraverso il suo alleato Trump.  Il rifiuto di questo piano è fondamentale per la sopravvivenza dell’Ucraina e dell’Unione Europea.  Sorge spontanea la domanda: esiste un leader in Europa in grado di contrastare efficacemente i piani congiunti di Trump e Putin?  Questa è la questione centrale.

Il senatore e leader di Azione, Carlo Calenda, ha risposto affermativamente alla domanda di Affaritaliani se il piano Usa-Russia in 28 punti per la pace in Ucraina rappresenti, di fatto, una capitolazione di Kiev.  Calenda ha affermato che il piano, che prevede la cessione a Mosca di distretti del Donbass non completamente conquistati militarmente dai russi e il disarmo in Ucraina con garanzie di sicurezza non specificate, costituisce una capitolazione dell’Ucraina e, potenzialmente, dell’Europa se non si oppone a Putin.

L’Unione Europea è quindi a rischio per il futuro? Calenda ha risposto affermativamente, sottolineando che l’interesse convergente di Trump e Putin è la distruzione dell’UE, con i Paesi dell’est come vassalli della Russia e quelli occidentali, come l’Italia, degli Stati Uniti.  Non intende che questi Paesi vengano conquistati militarmente, ma che dipendano, ad esempio, dal gas e dal petrolio e attraverso i dazi, gli uni dalla Russia e gli altri dagli Stati Uniti.

Alla domanda se manterrà il tatuaggio recentemente realizzato con il simbolo dell’Ucraina libera, Calenda ha risposto in modo deciso: “Certamente sì. Da ciò che sta accadendo oggi in Ucraina dipende il futuro della nostra libertà. Molti dileggiano gli ucraini che invece stanno combattendo per noi. Il mio tatuaggio ha fatto il giro di tutti i telegiornali e i giornali ucraini, poiché cercano qualcuno dalla loro parte. Purtroppo, non la maggioranza degli italiani”.



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