Il centrodestra si appresta a definire il quadro completo dei candidati per le prossime elezioni regionali, con le ultime caselle pronte a essere ufficializzate nei prossimi giorni. Secondo le ultime indiscrezioni, Fratelli d’Italia indicherà in Campania il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, mentre in Puglia la scelta condivisa sembra ricadere sull’imprenditore Luigi Lobuono, figura storicamente vicina al percorso di Forza Italia e al pensiero liberale di Silvio Berlusconi.
Il tavolo della coalizione, che si riunirà a breve, dovrebbe sancire formalmente queste decisioni, aprendo così la campagna elettorale nelle due regioni meridionali. Resterebbe da completare solo la casella del Veneto, dove il nome più accreditato resta quello del vicesegretario federale leghista Alberto Stefani, giovane esponente di fiducia di Matteo Salvini.
In Puglia, il vicepremier Antonio Tajani aveva valutato inizialmente diverse opzioni, tra cui quella del commissario regionale Mauro D’Attis, ma alla fine la convergenza si è spostata su un profilo civico, incarnato proprio da Lobuono. Ex presidente della Fiera del Levante, apprezzato per la sua esperienza manageriale e per la coerenza politica, l’imprenditore gode di un consenso trasversale tra i partiti della coalizione. La sua candidatura viene vista come una sintesi ideale tra le esigenze di rinnovamento e la volontà di presentare un volto legato alla tradizione liberale del centrodestra.
Lobuono è stato anche protagonista della scena politica barese nel 2004, quando si candidò a sindaco della città. Quella tornata elettorale vide la vittoria di Michele Emiliano, spinta da una forte mobilitazione civica, mentre nel fronte conservatore pesarono le divisioni interne tra Alleanza Nazionale e Forza Italia, che segnarono una fase di profonda frammentazione nell’area. Oggi, la sua figura torna d’attualità come espressione di equilibrio e continuità in un contesto politico mutato ma ancora complesso.
In Campania, invece, Fratelli d’Italia punta su Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e volto storico del partito, che dovrebbe sfidare il candidato del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico. Una scelta che, secondo alcune ricostruzioni, non entusiasmerebbe del tutto Giorgia Meloni, consapevole della difficoltà di una partita che sulla carta appare in salita. Tuttavia, la premier avrebbe deciso di mantenere la linea della coerenza interna, valorizzando un esponente radicato e rappresentativo della sua formazione.
Per quanto riguarda il Veneto, la designazione del leghista Alberto Stefani dovrebbe arrivare martedì. Giovane dirigente e attuale vicesegretario del partito, è considerato una delle promesse più solide della nuova generazione salviniana e dovrebbe raccogliere l’eredità di un territorio storicamente favorevole alla Lega.
Il mosaico del centrodestra, dunque, si completa con almeno quattro liste principali: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati – attualmente in trattativa con la rete localista VeroCentro di Anita Maurodinoia – e Lega. Quest’ultima potrebbe inoltre inglobare anche alcuni esponenti del movimento IoSud, fondato dal sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone.
La definizione dei candidati chiude settimane di confronti interni e di tensioni tra i partiti della coalizione, alimentate da trattative e rinvii che hanno ritardato l’annuncio ufficiale. Ora, però, il percorso sembra tracciato: Alberto Stefani in Veneto, Edmondo Cirielli in Campania e Luigi Lobuono in Puglia rappresentano l’assetto finale su cui il centrodestra intende puntare in vista della tornata elettorale.
Secondo fonti interne, la decisione definitiva potrebbe essere comunicata martedì, sancendo così l’“habemus candidatum” atteso da settimane. Una regione vincente, il Veneto, e due sfide più difficili nel Mezzogiorno: questo, al momento, il bilancio con cui la coalizione guidata da Giorgia Meloni e Matteo Salvini si prepara ad affrontare la prossima fase politica.



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