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Caos a Cislago, fast food preso di mira dai maranza: vandalismi e avvertimenti inquietanti. Un messaggio ai genitori



Da settimane, il Burger King situato a Cislago, lungo la statale 233 in direzione Gerenzano, è teatro di episodi che stanno creando problemi sia al personale che ai clienti. La direttrice del fast food ha deciso di rendere pubblica la situazione attraverso un post sui social, descrivendo il comportamento problematico di un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni.



Nel messaggio condiviso sulla bacheca cittadina, la responsabile del locale ha spiegato che il gruppo di adolescenti è responsabile di atti vandalici, minacce, insulti e schiamazzi. Questi episodi si verificano sia all’interno del ristorante che nel parcheggio esterno. Nonostante i ripetuti inviti a lasciare il locale, i giovani continuano a tornare in momenti diversi della giornata, rendendo difficoltosa la gestione del fast food.

La direttrice ha rivolto un appello ai genitori dei ragazzi coinvolti, chiedendo loro di collaborare per risolvere la situazione. Nel post si legge: «Nelle ultime settimane un gruppo di ragazzi, di età tra i 13 e i 18 anni, sta creando disagio al Burger King di Cislago. Stiamo parlando di danni alle strutture, grida, insulti e minacce. Sono stati invitati più volte ad uscire dal locale, ma gli stessi continuano ad entrare in momenti diversi della giornata o stanziare nel parcheggio. Chiediamo a chi sapesse qualcosa, di recarsi al locale, chiamare o scrivermi in privato. Vorremmo parlare con i genitori. Nel caso in cui non riusciremo a rintracciare nessuno, saremo costretti a rivolgerci alle forze dell’ordine».

Il tono del messaggio è chiaro: la direzione preferirebbe evitare di denunciare i giovani alle autorità e cerca un dialogo con le famiglie per trovare una soluzione pacifica e civile. Tuttavia, se non sarà possibile identificare i genitori o ottenere una risposta, il fast food sarà costretto a coinvolgere le forze dell’ordine.

Il Burger King di Cislago è stato inaugurato due anni fa e si trova in una zona periferica della città, vicino all’incrocio con viale dello Sport e alla zona industriale. La posizione del locale lo rende facilmente accessibile e spesso frequentato da giovani che vi si ritrovano per trascorrere il tempo libero. Tuttavia, come accade in altre realtà urbane simili, la mancanza di spazi dedicati all’aggregazione giovanile può trasformare luoghi come fast food o piazze in punti di ritrovo problematici.

Un esempio analogo è quello del McDonald’s di piazza Garibaldi a Busto Arsizio, che da mesi è al centro delle cronache locali per episodi simili. In contesti urbani dove mancano alternative per i giovani, questi luoghi diventano spesso il fulcro di dinamiche sociali complesse.

La situazione al Burger King di Cislago, però, sembra essere arrivata a un punto critico. La direzione del locale ha deciso di rendere pubblico il problema nella speranza di sensibilizzare la comunità e prevenire ulteriori danni. Nel post condiviso sui social è stato anche fornito un numero di telefono per facilitare il contatto con le famiglie interessate.

L’appello della direttrice rappresenta un tentativo estremo per evitare conseguenze più gravi per i ragazzi coinvolti. Coinvolgere le autorità potrebbe avere ripercussioni sul futuro degli adolescenti, motivo per cui si cerca una soluzione che passi attraverso il dialogo e la responsabilizzazione delle famiglie.

La vicenda solleva interrogativi più ampi sulla gestione degli spazi pubblici e sull’importanza di offrire opportunità di aggregazione ai giovani nelle periferie urbane. La mancanza di luoghi dedicati può portare a situazioni come quella del Burger King di Cislago, dove un punto di ristoro diventa teatro di comportamenti problematici che mettono in difficoltà sia i lavoratori che gli altri clienti.



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