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Cecchi Paone: “È mio marito Simone il geloso tra noi. Viviamo separati, ci incontriamo solo nei weekend”



Allora, Alessandro Cecchi Paone si è messo a nudo, stavolta. Ha parlato della sua storia, delle donne con cui è stato (eh già, mica è sempre stato solo team rainbow) e del suo coming out, arrivato nel 2004. “Mi sono invaghito del mio cameraman, e l’ho confessato a mia moglie con le lacrime agli occhi”, dice senza tanti giri di parole. Dal 2023, comunque, se la gode con Simone Antolini, che tra parentesi ha una figlia, Melissa. “Con lei mi sono sciolto, ma questa legge assurda non mi permette di adottarla. Che mazzata.”



Nel suo nuovo libro, I colori della libertà – La mia vita per i diritti di tutti, Cecchi Paone si mette davvero a nudo. Non solo lavoro, ma anche amori, errori, pianti e confessioni. A 63 anni suonati, racconta che la prima persona a sapere che era gay è stata la sua ex moglie, Cristina. Dieci anni di matrimonio buttati sul divano coi fazzoletti: “Gliel’ho detto piangendo, avevo una fifa blu di perderla. Ero cotto del mio migliore amico”. Sai quelle storie che partono in vacanza? Ecco, è successo così. Tutti insieme, coppie felici, poi bum: lui e il suo amico, una notte nello stesso letto. Fine.

In realtà, la prima vera botta di cuore per Alessandro è stata una donna: “Sheril, turca, costumista di Uno Mattina. Una passione che mi ha ribaltato. Fumava come un turco, letteralmente”. Degli uomini non gliene fregava niente, all’inizio. L’idea è arrivata solo più tardi, nel 2004. “Nessuno mi credeva. Il mio analista? Niente di che: ‘Ah, adesso ti piacciono i maschi. Capirai che novità.’ Mi ha messo tra i ‘bisessuali diacronici’, quelli che saltano da un sesso all’altro a seconda del periodo. E Aldo Busi, genio assoluto, mi ha chiamato ‘diversamente etero’.”

Ora, Simone. Sposati nel 2023, con una differenza d’età che, francamente, manco si nota (vabbè, sono 38 anni, ma chi li conta?). Lui, Simone, è geloso da morire: “Non si sente bello abbastanza per me. Sospetta che guardi troppo i miei amici. Ha la corazza del porcospino.” Simone ha una bimba, Melissa, che per Alessandro è come una figlia: “Mi sono sciolto come il burro. Ma niente adozione, la legge non lo permette. E questa cosa mi fa un male cane.”

I primi tempi, poi, una faticaccia. L’intimità? Dimenticatela. Melissa era sempre nella stanza accanto. “Veniva a bussare, pure. Allora abbiamo fatto un patto: una notte papà dorme con lei, una notte con me.” Ora, dopo due anni a convivere, vivono separati. Si vedono solo nel weekend, perché la madre di Melissa la vuole nelle Marche. Simone fa avanti e indietro, tipo pendolare dell’amore. “Senza adozione, non sono niente per la bambina. Chi sono io? Nessuno.”

E niente, questa è la vita vera. Altro che fiction.



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