Il funerale del brigadiere capo dei carabinieri, Carlo Legrottaglie, ha visto la partecipazione di numerose persone presso la chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa a Ostuni. Il 59enne è stato tragicamente ucciso durante uno scontro armato con due rapinatori a Francavilla Fontana. L’evento ha raccolto una grande folla, tra cui figure di spicco come il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Il carabiniere, descritto da chi lo conosceva come “una persona seria e dal carattere mite”, viveva a Ostuni con la moglie e le due figlie gemelle minorenni. La sua bara, avvolta nella bandiera tricolore e adornata con il suo berretto, è stata accolta da un applauso commosso all’arrivo. Otto carabinieri in alta uniforme hanno portato il feretro a spalla attraverso un picchetto d’onore.
La funzione religiosa è stata officiata dall’ordinario militare, l’arcivescovo Gian Franco Saba, che ha sottolineato il sacrificio di Legrottaglie: “Il nostro fratello Carlo ha offerto la vita adempiendo al proprio dovere con generosità. Tutto ciò che di fronte alla ragione umana può apparire difficile da accettare, ma vi è più gioia nel dare che nel ricevere. Ed egli, come Gesù, ha dato la sua vita”.
Durante l’omelia, l’arcivescovo ha riflettuto sulla felicità e sul sacrificio: “La felicità è diritto di ogni persona che viene al mondo, è dono di Dio ma anche frutto dell’impegno della creatura umana. Siamo qui per ingraziare il Signore perché ancora, in un mondo lacerato da discordie e contese, vi sono uomini che spendono la propria vita, offrendosi senza riserve e trovano la felicità nel bene”.
Ha inoltre aggiunto: “Vi è una via di amore attraverso la quale la creatura umana può davvero realizzare se stessa. Ai nostri occhi terreni può apparire che la sua felicità sia stata lacerata, eliminata. In un certo senso questo è vero, perché la dimensione terrena per lui è conclusa. Ma egli ha varcato la porta della felicità eterna, quella che nessuno può mai più togliergli, in nessun modo e in alcuna forma”.
Il funerale ha visto anche la partecipazione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto. La cerimonia ha rappresentato un momento di profonda commozione e riflessione per tutti i presenti, evidenziando il coraggio e il sacrificio di Carlo Legrottaglie, morto mentre svolgeva il suo dovere.
L’incidente che ha portato alla morte del carabiniere è avvenuto giovedì scorso a Francavilla Fontana, quando Legrottaglie stava inseguendo a piedi due rapinatori. Durante la cattura, uno dei rapinatori è morto, mentre Legrottaglie è stato colpito mortalmente nello scontro armato. La sua morte ha suscitato grande dolore nella comunità locale e tra i colleghi dell’Arma dei Carabinieri.
Il sacrificio di Legrottaglie è stato riconosciuto dalle autorità presenti come un atto di eroismo e dedizione al servizio pubblico. Il suo impegno e la sua generosità nel compiere il proprio dovere sono stati sottolineati come esempio per tutti.
In questo momento di lutto e riflessione, la comunità si è stretta attorno alla famiglia di Legrottaglie, offrendo sostegno e affetto in un momento così difficile. Il suo ricordo continuerà a vivere nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per la sua dedizione e il suo spirito altruista.
La tragica scomparsa di Carlo Legrottaglie rappresenta una perdita significativa non solo per la famiglia e i colleghi dell’Arma dei Carabinieri, ma anche per tutta la comunità di Ostuni e delle aree circostanti. Il suo sacrificio è stato un chiaro esempio di come il servizio pubblico possa richiedere il massimo impegno e coraggio, anche a rischio della propria vita.
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