Roberto Benigni, autore del libro “Pietro”, è intervenuto nello studio di “Che Tempo Che Fa”, offrendo al pubblico un momento di profonda intensità emotiva, caratterizzato da un’alternanza di commozione e ironia nel racconto del suo incontro con Sua Santità Papa Leone XIV.
L’attore ha descritto l’arrivo del Pontefice, sottolineando l’imponente aura che lo circondava, definendola “enorme”. Benigni ha inoltre evidenziato la gentilezza, la cordialità e la semplicità straordinaria di Papa Leone XIV, caratteristiche che hanno permeato l’intero incontro.
In un aneddoto particolarmente significativo, Benigni ha rivelato che Sua Santità gli ha confidato di apprezzare particolarmente uno dei suoi film, “La vita è bella”. Alla domanda di Fabio Fazio, conduttore del programma, su quale fosse stata la sua risposta, Benigni ha replicato con una battuta: “Gli ho detto che lui è uno dei miei quattro Papi preferiti”, suscitando l’ilarità del pubblico.
“Signor Benigni uno dei miei film preferiti è La vita è bella…”
“E io gli ho detto: lei è uno dei miei 4 Papi preferiti” 😄– Roberto Benigni a #CTCF pic.twitter.com/HTWL0f6W0H
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) December 21, 2025
Roberto Benigni, in un’intervista recente, ha voluto evidenziare il lato umano di Papa Francesco, esprimendo un profondo legame con il Pontefice. Ha descritto l’emozione palpabile di Papa Francesco nell’assumere il suo ruolo, osservando il tremore delle sue mani, e ha dichiarato il suo affetto incondizionato. Questa immagine di Papa Francesco, capace di mostrare vulnerabilità in un momento così solenne, contribuisce a delineare un ritratto di umanità e autenticità.
L’intervista ha poi assunto un tono più serio quando Benigni ha espresso la sua forte opposizione alla guerra. Ha affermato con chiarezza che le armi dovrebbero essere relegate a musei, equiparandole a strumenti di tortura. Benigni ha criticato l’idea di umanizzare la guerra, definendola un concetto intrinsecamente disumano che non dovrebbe essere modificato, ma abolito. Ha utilizzato un termine provocatorio per descrivere la guerra, definendola “volgare” e “un’indecenza”, e ha condannato coloro che la perpetrano.
Benigni ha concluso il suo intervento richiamando l’articolo 11 della Costituzione italiana, che ripudia la guerra, e ha auspicato che tale principio venga inserito in tutte le costituzioni del mondo. Ha sottolineato l’urgenza di un ripudio globale della guerra, considerandola una pratica inaccettabile.
Questo intervento ha trasformato il racconto dell’incontro con Papa Francesco in una riflessione profonda e urgente sul presente, caratterizzata dalla forza comunicativa che da sempre distingue Roberto Benigni.



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