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Filosofo trans contro il Natale, definito “razzista e patriarcale”: applausi dai soliti emarginati ideologici



L’intervento di Paul (nato Beatriz) Preciado, filosofo di spicco nel panorama woke, già noto per la sua proposta di trasformare Notre-Dame di Parigi in un centro di ricerca queer, trans e femminista, è stato pubblicato sul quotidiano Libération. 



Preciado descrive il Natale come una manifestazione di disuguaglianza sociale, violenza di genere e sessuale, celata dietro la tradizione dei regali.

  Egli sostiene che il Natale rappresenti una forma di incesto istituzionalizzata e che, per le persone queer e trans all’interno di contesti cristiani, costituisca un periodo di significativa abnegazione.  Preciado evidenzia la natura inquietante delle celebrazioni natalizie, in particolare l’immagine degli alberi di Natale, e afferma che questo periodo dell’anno esacerba le sofferenze fisiche e spirituali.

Paul B. Preciado, nato a Burgos l’11 settembre 1970, è uno scrittore e filosofo spagnolo la cui ricerca si concentra su pratiche e teorie relative alla biopolitica, alla sessualità, alla pornografia, all’architettura e alla teoria queer.

Nel 2014, ha reso pubblica la sua transizione e, da gennaio 2015, utilizza il nome Paul, mantenendo Beatriz come secondo nome. Nel maggio 2015, durante la sua conferenza pubblica intitolata “The Somapolitical Revolution to Come”, ha ricevuto il Premio Nino Gennaro al Sicilia Queer filmfest di Palermo. 

Preciado insegna storia politica del corpo, teoria di genere e storia della performance presso l’Università di Parigi VIII e collabora con la rivista Internazionale dal 2014.



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