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Chamila Wijesuriyauna scomparsa, il marito: “Ho paura che le sia successo qualcosa di grave”



Non si hanno più notizie di Chamila Wijesuriyauna, una donna di 50 anni che lavorava in un hotel di Milano. La scomparsa è stata denunciata immediatamente dal marito e dal figlio presso i Carabinieri di Cinisello Balsamo, città dove la famiglia risiede da oltre vent’anni dopo essere arrivata dallo Sri Lanka. La preoccupazione per il suo destino è aumentata dopo che, nello stesso giorno, un collega della donna è stato accoltellato da un altro dipendente dell’hotel.



L’aggressore, Emanuele De Maria, lavora nella struttura alberghiera da circa due anni. Al momento dell’aggressione si trovava in permesso lavorativo diurno dal carcere di Bollate, dove sta scontando una pena per l’omicidio di una donna avvenuto nel 2016 a Castel Volturno. La vittima dell’accoltellamento è ora ricoverata in ospedale: le sue condizioni sono serie, ma stabili.

Gli investigatori stanno cercando di capire se esista un legame tra la scomparsa di Chamila e l’aggressione. Nel frattempo, il marito della donna ha raccontato a Fanpage.it i suoi timori e le sue ipotesi su quanto potrebbe essere accaduto.

“Non abbiamo più sue notizie da venerdì: è uscita, ma non si è presentata al lavoro e non ha fatto rientro a casa. Eppure sul tavolo aveva già preparato il cibo che avrebbe poi cucinato per la cena, non può essersi allontanata volontariamente”, ha dichiarato il marito, visibilmente preoccupato.

La famiglia ha sporto denuncia immediatamente e ha consegnato ai Carabinieri il cellulare della donna, ritrovato presso la fermata Bignami della metropolitana. “Avevo provato a chiamarla e al telefono mi ha risposto un signore. Sono andato a recuperarlo: era stato abbandonato lì”, ha aggiunto.

Riguardo alla possibilità che la scomparsa possa essere collegata all’accoltellamento avvenuto nello stesso hotel, l’uomo ha espresso i suoi timori: “Non lo so, ma quando ho sentito che un collega di mia moglie ne ha accoltellato un terzo ho avuto ancora più paura, temo che le due vicende possano essere collegate. Conosco bene l’uomo che è stato aggredito, è un collega di Chamila”.

Secondo quanto riferito dal marito, Chamila aveva buoni rapporti con i suoi colleghi: “Buono, era in ottimi rapporti con tutti, rapporti da colleghi. Poi non mi ha mai raccontato molto e non so se ci fosse altro: Chamila è una donna libera di fare ciò che vuole, io non la controllo”.

Nonostante l’apparente serenità della loro vita familiare, l’uomo non riesce a spiegarsi cosa possa essere successo: “Sì, anche in casa non c’erano problemi, né avevamo preoccupazioni particolari: sia io che mia moglie siamo arrivati in Italia dallo Sri Lanka ormai più di vent’anni fa, abbiamo la cittadinanza italiana e la nostra dimensione qui, era tutto tranquillo fino a venerdì”.

Gli inquirenti continuano le ricerche di Chamila Wijesuriyauna, mentre proseguono le indagini sull’accoltellamento per chiarire eventuali connessioni tra i due eventi. La famiglia resta in attesa di risposte, mentre cresce l’angoscia per il destino della donna.



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