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Chi è Matteo Zuppi, il cardinale compagno di scuola di De Gregori e ambasciatore di pace per Papa Francesco



Tra i principali candidati al prossimo conclave, che inizierà il 7 maggio, per eleggere il successore di Papa Francesco, deceduto il 21 aprile, emerge il nome del cardinale Matteo Zuppi. L’arcivescovo metropolita di Bologna dal 2015 e presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) dal 2022, è considerato uno dei papabili più vicini alle idee di Papa Francesco. Zuppi, originario di Roma e nato nel 1955, ha 69 anni ed è stato descritto come un “pastore diplomatico”. La sua vicinanza alle idee di Papa Francesco è testimoniata dalla sua nomina come inviato speciale per le missioni di pace in Russia e Ucraina, dove ha incontrato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.



Il cardinale Matteo Zuppi ha una storia personale e professionale significativa. Nato come quinto figlio di Enrico Zuppi, direttore dell’Osservatore della Domenica per oltre trent’anni, e Carla Fumagalli, nipote del cardinale Carlo Confalonieri, ha spesso ricordato le sue radici giornalistiche: “Sono figlio di giornalisti come faccio a non sopportarvi, mio padre era giornalista”, ha affermato dopo un incontro in Vaticano.

Ha frequentato il liceo Virgilio a Roma, dove ha condiviso gli anni scolastici con personalità come il cantautore Francesco De Gregori e l’ex presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, di cui ha officiato i funerali qualche anno fa. Dopo aver completato il seminario, ha conseguito una laurea in lettere alla Sapienza con una tesi sulla storia del cristianesimo. Il suo primo incarico pastorale è stato nel quartiere Trastevere a Roma, dove ha operato per trent’anni. Nel 2015, Papa Francesco lo ha nominato arcivescovo di Bologna, succedendo a Carlo Caffarra. Nella città emiliana, è noto per il suo stile di vita semplice, vivendo in un pensionato per preti anziani, spostandosi in bicicletta e dialogando con politici di ogni orientamento. Dal 2022, è presidente della Cei.

Nel maggio 2023, Papa Francesco ha scelto il cardinale Zuppi come inviato speciale per tentare di promuovere la pace tra Russia e Ucraina, in conflitto dal 2022. Secondo la Santa Sede, l’obiettivo principale era “incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione attuale e trovare vie per raggiungere una giusta pace”. Dopo una visita a Kiev all’inizio di giugno 2023, dove ha incontrato il presidente Zelensky, Zuppi si è recato a Mosca per colloqui con diversi esponenti russi, tra cui Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del presidente Putin. Tuttavia, non è stato raggiunto alcun accordo concreto.

Durante un’omelia nell’agosto dello stesso anno, il cardinale ha dichiarato che “il sogno di un’amicizia di tutti i popoli si scontra con la tentazione di restare ripiegati su se stessi, o peggio di cercare sicurezza alzando nuove frontiere, con antagonismi e polarizzazioni che perdono l’insieme: è sempre pericoloso, perché vuol dire anche non capire e non aiutare a trovare le soluzioni”. Successivamente, in un’intervista, ha criticato l’Unione Europea affermando: “Fa troppo poco, dovrebbe fare molto di più per promuovere la pace”.



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