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Chi era Simone La Torre, il ragazzo di 23 anni deceduto dopo l’incidente con l’elica di un gommone a Mondello



Una tragedia ha colpito la comunità di Monreale, e in particolare la frazione di Aquino, con la scomparsa del giovane Simone La Torre, 23 anni, deceduto sabato 9 agosto in seguito a un incidente in mare. Il ragazzo si trovava su un gommone insieme ad alcuni amici al largo della costa di Mondello, a Palermo, quando è caduto in acqua ed è stato ferito gravemente dall’elica del motore del natante.



Gli amici che erano con lui hanno immediatamente cercato di soccorrerlo, trasportandolo rapidamente al molo per affidarlo alle cure dei sanitari del 118. Sul posto sono intervenuti anche la Polizia, la Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto. Nonostante gli sforzi dei soccorritori, le condizioni di Simone sono apparse da subito critiche a causa della grave perdita di sangue.

Il natante è stato sottoposto a sequestro e sull’accaduto è stata aperta un’indagine dalla Procura di Palermo per chiarire le dinamiche dell’incidente. Tuttavia, gli inquirenti non hanno ritenuto necessario effettuare l’autopsia sul corpo del ragazzo, optando per una semplice ispezione cadaverica condotta dal medico legale.

La salma di Simone La Torre è stata restituita alla famiglia e oggi, lunedì 11 agosto, alle ore 15:00, si svolgeranno i funerali presso la chiesa di Santa Teresa a Monreale. La comunità locale si stringe attorno ai familiari e agli amici del giovane in questo momento di profondo dolore.

Chi lo conosceva lo descrive come un “gigante buono”, sempre pronto ad aiutare gli altri e dotato di grande generosità. Diplomato all’Ipsia Enrico Medi di Palermo, Simone lavorava come meccanico, contribuendo con il suo impegno alla vita quotidiana della sua famiglia. Suo padre, Tony, gestisce un’impresa edile, mentre sua madre, Giusy, è casalinga. Il giovane lascia anche un fratello e una sorella, che ora affrontano una perdita devastante.

Tra i messaggi di cordoglio, spicca quello dell’insegnante Rosi La Mantia, che ha dichiarato: “Apprendere della tragica morte di un alunno di 23 anni è un dolore che squarcia. Una famiglia per bene che mi ha affidato anche la figlia. È un onore quando i genitori ci affidano due figli, il loro bene più prezioso.”

Sui social network sono stati pubblicati numerosi post per ricordare il giovane e condividere il dolore per la sua scomparsa. Gli amici e i conoscenti hanno lasciato messaggi pieni di affetto e tristezza: “Veglia sulla tua famiglia e tutte le persone che ti vogliono bene,” scrive un utente; “Ciao Simo, vola più in alto che puoi,” aggiunge un altro. E ancora: “Fai buon viaggio, amico mio,” oppure “Come si fa accettare tutto ciò, come? Condoglianze alla famiglia, che la terra ti sia lieve, Simo.”

L’intera comunità è sconvolta da questa tragedia che ha portato via un giovane pieno di vita e di speranze. L’incidente evidenzia ancora una volta l’importanza della sicurezza durante le attività in mare, soprattutto quando si utilizzano mezzi dotati di motori con eliche. La Procura continuerà le indagini per accertare eventuali responsabilità e garantire che simili episodi non si ripetano.



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