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“Chi vota la sinistra dovrebbe farsi due domande” – Caso Fico, malumori tra i “grandi elettori” in Campania



Mancano solo 72 ore al voto regionale in Campania e Gianfranco Rotondi, alla guida della Democrazia Cristiana, tira le somme. Non ha dubbi su come andrà a finire: “La sinistra campana voterà Cirielli. Non c’entra niente con l’antipolitica dei Cinque Stelle. Mi sono sempre domandato cosa abbiano in comune personaggi come Amendola, Napolitano, Chiaromonte e Bassolino con i grillini. Secondo me, tutta la sinistra campana rispetta di più la storia di militanza di Cirielli che la fortuna capitata a Fico,” dice in un’intervista a Il Tempo.



E qual è il vero punto di forza di Cirielli? Rotondi risponde senza girarci intorno: “Negli ultimi giorni, l’attenzione si è spostata dagli schieramenti alle persone. Questo, per forza di cose, premia Edmondo Cirielli. Magari ha liste meno forti, ma la gente lo vede come più affidabile.”

Invece, parlando di Fico, Rotondi non fa sconti: “Il suo tallone d’Achille è tutto nella visione da vecchio grillino, estremista sulle politiche ambientali, ostile all’impresa, alla competenza, al liberalismo. Ma Napoli è cambiata, quei valori ormai ci sono dentro, siamo lontani dallo stereotipo del mandolino.”

E sul peso che avranno Meloni e Schlein nel risultato finale? Rotondi resta coi piedi per terra: “Tutte e due si giocano tutto sulla legge elettorale, non sul numero delle regioni che governano. Questa legge è stata scritta apposta per creare una situazione di parità, una ‘maggioranza Ursula’.

Tre anni fa Giorgia ha portato a casa la maggioranza grazie a circostanze irripetibili. Con questa legge non vince nessuno, si finisce solo in una palude che trascina giù sia la premier che la sua rivale. Bisogna fare come hanno fatto ieri sulla violenza contro le donne: sedersi a un tavolo, alla luce del sole, e trovare un nuovo accordo per il bipolarismo.”

Poi, sulla questione Bignami-Garofoli, Rotondi non ha dubbi: “Bignami ha ragione, ma il Quirinale in questa storia è parte lesa. Garofoli ha detto la sua, in privato, ma un consigliere del Capo dello Stato non è mai davvero solo, nemmeno quando lo sembra.”



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