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Chiude TecheTeche Top Ten, sui social si festeggia ma Andrea Delogu si indigna: “C’è chi ha bisogno di lavorare”



La conclusione del programma TecheTeche Top Ten, condotto da Bianca Guaccero su Rai1, ha scatenato diverse reazioni online, con alcuni utenti che hanno accolto la notizia con entusiasmo. Tuttavia, la Rai ha chiarito che non si tratta di una cancellazione, ma della naturale conclusione del ciclo di puntate previste. A intervenire sulla questione è stata anche Andrea Delogu, che ha espresso il suo disappunto per i commenti negativi sui social, sottolineando l’impatto che tali situazioni possono avere sui lavoratori coinvolti.



Secondo quanto comunicato dalla Rai, il programma, uno spin-off di TecheTecheTè, era stato progettato per un numero limitato di puntate. La trasmissione della puntata finale, andata in onda domenica 20 luglio, ha rappresentato semplicemente la chiusura naturale del format. Il direttore dell’Intrattenimento Prime Time Rai, Williams Di Liberatore, ha ribadito che la decisione non è legata agli ascolti o alla concorrenza con altri programmi televisivi, come La ruota della fortuna condotta da Gerry Scotti.

Andrea Delogu difende i lavoratori del programma

Attraverso il suo profilo X (ex Twitter), Andrea Delogu ha risposto con fermezza a coloro che hanno celebrato la fine del programma, definendo tali atteggiamenti irrispettosi nei confronti dei professionisti coinvolti. Nel suo messaggio, la conduttrice ha voluto ricordare che dietro ogni produzione televisiva ci sono persone che lavorano duramente per guadagnarsi da vivere.

“Ogni volta che chiude un programma che magari non vi piace, qui su X (non è questo il caso, ma voi pensate che sia stato chiuso), esultate. Esultate come se aveste vinto voi, personalmente, dei soldi. Vi spiego cosa c’è dietro un programma, anche piccolo. Ci sono persone come voi, che lavorano, che devono arrivare alla fine del mese, che hanno bollette da pagare, la spesa da fare, che hanno un capo a cui rispondere. Persone con famiglie, genitori, figli da mantenere. Voi esultate. Io, mai nella vita, esulterei se qualcuno di voi perdesse il lavoro. Mai. Mi spiacerebbe, e ve lo giuro su quello che ho di più caro, mi spiacerebbe sinceramente. Un programma può non piacervi, è lecito, ma esultare per la chiusura è spregevole.

Le precisazioni di Williams Di Liberatore

A confermare la posizione della Rai è stato Williams Di Liberatore, che in un’intervista rilasciata a Fanpage.it ha spiegato: “È una falsità dire che TecheTeche Top Ten chiude. Si tratta di un programma inizialmente previsto una volta alla settimana, per tutta l’estate. Siccome giorni fa abbiamo deciso di mandarlo in onda quotidianamente, abbiamo semplicemente esaurito le puntate. La nostra intenzione, visti i risultati, è produrne sempre di più. Non ha chiuso, ma ha concluso il suo ciclo naturale.”

Il direttore ha inoltre sottolineato come il format abbia raggiunto gli obiettivi prefissati dalla rete in termini di ascolti: “Se ci ha soddisfatti? Assolutamente sì. TecheTeche Top Ten performa in varie fasce orarie, è un prodotto low cost interno, e dopo una riflessione progettuale valuteremo se collocarlo in seconda serata o magari in altre fasce.”

Bianca Guaccero e il saluto finale

Anche Bianca Guaccero, conduttrice del programma, ha salutato il pubblico dopo l’ultima puntata con un messaggio sui social: “La verità è stata spiegata.” La presentatrice ha voluto ringraziare i telespettatori per il supporto ricevuto durante l’intera durata del format e ha espresso gratitudine verso il team di lavoro.

Un dibattito acceso sui social

La vicenda ha acceso un dibattito piuttosto animato sui social media. Da una parte c’è chi ritiene legittimo esprimere opinioni critiche su un programma televisivo; dall’altra, c’è chi considera inappropriato gioire per la chiusura di una trasmissione senza considerare le conseguenze per chi vi lavora.

La questione sollevata da Andrea Delogu mette in evidenza un aspetto spesso trascurato nel mondo dello spettacolo: dietro ogni produzione ci sono professionisti che dipendono dal successo dei programmi per sostenere le proprie famiglie. Un tema che invita a riflettere sull’importanza di un approccio più empatico quando si commentano eventi simili.



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