La ricerca dei limiti estremi della velocità terrestre ha portato a una tragedia nelle Bonneville Salt Flats, nello Utah, dove il pilota americano Chris Raschke, di origini tedesche, ha perso la vita. Il sessantenne stava cercando di superare il record di velocità per veicoli con motore a pistoni, già detenuto da lui stesso, quando il suo veicolo, lo “Speed Demon III”, ha perso il controllo a oltre 450 km/h. L’incidente è avvenuto durante l’evento “SpeedWeek”, organizzato dalla Southern California Timing Association.
Chris Raschke, un veterano con oltre quarant’anni di esperienza negli sport motoristici, era già famoso per aver raggiunto la velocità di 739,87 km/h lo scorso anno, stabilendo il primato mondiale per veicoli a ruote motrici con motore a pistoni. Tuttavia, il record assoluto di velocità terrestre appartiene ancora al britannico Andy Green, che nel 1997 ha raggiunto 1 227,985 km/h su un veicolo a propulsione a reazione.
American racer #ChrisRaschke died at a speed of over 450 km/h on the #BonnevilleSaltFlats salt flats.
The 60-year-old racer was attempting to set a speed record, reaching 457 km/h, after which he lost control of his land speed vehicle, traveling approximately 3.6 km. Medical… pic.twitter.com/u0nRbCPoNO
— Medan (@sumnjam) August 5, 2025
L’incidente si è verificato dopo soli 4 chilometri dall’inizio del tentativo. Il pilota stava accelerando a una velocità stimata di 457 km/h quando il veicolo ha perso stabilità e si è schiantato. La causa esatta dell’incidente rimane incerta e le indagini sono in corso. Gli esperti stanno esaminando possibili guasti meccanici, errori umani o condizioni meteorologiche sfavorevoli come fattori determinanti.
La superficie delle Bonneville Salt Flats, formata dai resti prosciugati di un antico lago salato, è nota per essere ideale per eventi di velocità terrestre grazie alla sua durezza e planarità. Tuttavia, questi eventi non sono privi di rischi. Dennis Sullivan, presidente della Utah Salt Flats Racing Association, ha sottolineato: “Gli sport motoristici sono intrinsecamente pericolosi. La gente si fa male. La gente muore. È la natura dello sport. Non succede spesso.”
Il direttore di gara della Speed Week, Keith Pedersen, ha ricordato la grandezza del pilota scomparso: “Era uno dei più grandi. Ha fatto gare di ogni tipo.” La comunità degli sport motoristici è stata profondamente colpita dalla perdita di Chris Raschke, che era considerato una figura iconica nel settore.
Nonostante l’intervento immediato del personale medico presente sul luogo dell’incidente, il pilota è deceduto a causa delle ferite riportate. La Southern California Timing Association ha rilasciato un comunicato in cui si legge: “Chris è stato curato dal personale medico sul posto. Purtroppo è deceduto a causa delle ferite riportate. La causa dell’incidente è attualmente sotto inchiesta.”
La passione per la velocità e la determinazione nel raggiungere nuovi traguardi hanno sempre caratterizzato la carriera di Chris Raschke. Il pilota era consapevole dei rischi legati agli sport estremi ma continuava a inseguire il sogno di superare i propri limiti. Questa tragedia rappresenta un doloroso promemoria della pericolosità intrinseca di queste competizioni.



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