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Ciro, respinto dalla Chiesa per essere gay, ritrova la fede grazie a papa Francesco: “Cristo ama tutti”



Seduto sui gradini sotto l’obelisco davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore, Ciro Vincolo, 27 anni, riflette su come l’incontro con Papa Francesco abbia trasformato la sua vita. Arrivato in treno da Napoli per rendere omaggio a un uomo che ha avuto un impatto decisivo su di lui, Vincolo condivide una storia di esclusione e riscoperta della fede.



Fin dall’adolescenza, Ciro sentiva una vocazione religiosa, avvicinandosi al sacerdozio. Tuttavia, la scoperta della sua omosessualità ha portato a un periodo turbolento. “Fu un periodo difficile, ero un adolescente, stavo scoprendo la mia omosessualità. Fui attaccato per questo motivo. Ricordo che vennero usate frasi della Bibbia contro di me. Questo mi fece allontanare dalla Chiesa,” racconta.

Nel 2013, una dichiarazione di Papa Francesco durante un volo verso Rio de Janeiro ha riacceso una speranza in Ciro: “Se una persona è gay, chi sono io per giudicare?” Queste parole hanno rappresentato una svolta per lui.

Grazie a don Andrea Conocchia e suor Geneviève, che facilitavano il dialogo tra la comunità LGBTQ+ e il Papa, Ciro ha avuto l’opportunità di incontrare Papa Francesco e scambiare lettere con lui. Mostrando una foto sul cellulare, Ciro ricorda il loro primo incontro: “Ricordo che mi disse di fregarmene perché Cristo ama tutti. Quel messaggio, detto da lui, fu davvero importante. Mi aiutò molto a riavvicinarmi alla Chiesa Cattolica.”

Ciro spera che le tematiche affrontate da Papa Francesco non vengano dimenticate: “Mi auguro che queste tematiche che sono state aperte dal magistero di Papa Francesco non vengano dimenticate facilmente. Non voglio che si percorra la strada della comodità, sarebbe troppo facile. È importante che si legga il Vangelo con occhi d’amore, uno sguardo d’apertura. Non bisogna avere paura,” aggiunge.

La storia di Ciro Vincolo è un esempio di come il messaggio di apertura e accettazione di Papa Francesco possa influenzare profondamente le vite delle persone, aiutandole a ritrovare la fede e a sentirsi accolte nella comunità religiosa. Mentre riflette sui momenti condivisi con il Papa, Ciro sottolinea l’importanza di continuare a promuovere un dialogo inclusivo all’interno della Chiesa, un impegno che Papa Francesco ha abbracciato con determinazione.

L’esperienza di Ciro non è solo una testimonianza personale, ma un invito a tutti a guardare oltre le differenze e abbracciare l’amore e la comprensione come principi fondamentali della fede. La sua storia, intrecciata con le parole e l’umanità di Papa Francesco, rimane un potente promemoria della capacità della Chiesa di evolversi e accogliere tutti i suoi fedeli, indipendentemente dalle loro identità o orientamenti.



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