Un giovane di 21 anni di Roccasecca è in coma farmacologico dopo essere stato aggredito con un martello ad Arce. Fermato un 29enne per tentato omicidio.
Un ragazzo di 21 anni residente a Roccasecca, in provincia di Frosinone, si trova ricoverato in condizioni critiche dopo essere stato vittima di un’aggressione brutale avvenuta nella mattinata di sabato ad Arce. Il giovane è stato colpito più volte alla testa con un martello e, successivamente, lasciato a terra privo di sensi in una pozza di sangue. L’incidente ha richiesto l’intervento immediato dei sanitari del 118, che lo hanno trasportato d’urgenza in ospedale per un intervento neurochirurgico complesso. Attualmente, il ragazzo è mantenuto in coma farmacologico e i medici stanno monitorando le sue condizioni per valutare un eventuale tentativo di risveglio. Tuttavia, il quadro clinico rimane estremamente grave.
I carabinieri della compagnia di Pontecorvo hanno fermato un uomo di 29 anni, di origini rumene, ritenuto responsabile dell’aggressione. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’episodio sarebbe scaturito da una lite legata a questioni sentimentali. La fidanzata della vittima, infatti, sarebbe stata oggetto di un complimento giudicato offensivo nella serata di venerdì. Questo avrebbe spinto i due giovani uomini a incontrarsi per chiarire la situazione. Tuttavia, la discussione è rapidamente degenerata in violenza fisica.
Il presunto aggressore è stato identificato e fermato poco dopo l’accaduto. Ora è accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi, dato che la disputa sembrerebbe essere nata da gelosie personali. Gli inquirenti stanno continuando a raccogliere testimonianze e prove per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti.
L’aggressione ha scosso profondamente le comunità di Roccasecca e Arce, dove la notizia si è rapidamente diffusa. Gli abitanti si sono mostrati increduli di fronte a un episodio così violento scaturito da motivazioni apparentemente banali. Le autorità hanno sottolineato l’importanza di mantenere la calma e di non lasciarsi trascinare in situazioni conflittuali che possono degenerare in tragedie.
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