Il concerto organizzato mercoledì scorso dal Comune di Fiumicino, nella località di Passoscuro, si è concluso tra le polemiche. Invece di una serata di musica e intrattenimento, il pubblico ha assistito a un episodio controverso che ha visto protagonista il cantante Adriano Pappalardo, autore di un intervento fortemente critico e offensivo nei confronti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
L’artista, durante la sua esibizione in piazza Santarelli, ha pronunciato una serie di frasi ritenute volgari e inappropriate, accompagnate da gesti giudicati osceni da parte di molti spettatori. Il contenuto del suo intervento ha immediatamente provocato fischi, proteste e un generale malcontento tra il pubblico, con diversi presenti che hanno lasciato la piazza in segno di dissenso.
L’atmosfera si è rapidamente surriscaldata quando, invece di placare gli animi, Pappalardo ha deciso di proseguire con un monologo dai toni accesi. Ha attaccato la classe politica, accusandola di pensare solo a se stessa e di trascurare i bisogni dei cittadini comuni. “Quelli si mangiano tutto e a noi non lasciano nulla”, ha detto, lamentando un sistema in cui i politici possono accedere alle migliori cure mediche, mentre “la gente comune è costretta a morire in silenzio”.
Queste parole hanno ulteriormente alimentato le contestazioni da parte del pubblico, con alcuni spettatori che hanno espresso apertamente la propria indignazione anche attraverso i social. Alcuni commenti hanno sottolineato come un palco musicale non sia il luogo adatto per sfoghi politici, soprattutto in un contesto pubblico e familiare.
Tra i presenti vi era anche la vicesindaca di Fiumicino, Giovanna Onorati, che ha definito l’episodio “fuori luogo e inaccettabile”, considerando la natura dell’evento e la presenza di bambini tra il pubblico. Ha inoltre rimarcato la necessità di mantenere il rispetto per le istituzioni in contesti pubblici e istituzionali.
Nel corso della serata, Adriano Pappalardo ha cercato di contenere i danni chiedendo più volte scusa dal palco. “Ho chiesto tre volte scusa a tutti quanti per aver detto quella brutta frase”, ha dichiarato in seguito, affermando di essersi lasciato trasportare dall’impeto del momento. A confonderlo, ha aggiunto, sarebbe stato l’incontro con un uomo poco prima dello spettacolo, che lo avrebbe incoraggiato a prendere una posizione politica.
Il cantante ha precisato di non avere alcuna tessera di partito e di non volersi occupare di politica: “Sono un cantante, un artista. Il mio compito è fare musica. Sento che ho detto qualche sproposito e me ne scuso se ho offeso qualcuno. Più di questo non potevo fare”. Ha infine manifestato il dispiacere che un evento nato per celebrare la musica si sia trasformato in un’occasione di scontro.
Nonostante le sue scuse, la vicenda ha generato un dibattito ampio, coinvolgendo anche chi si interroga sull’opportunità di trasformare il palco in una tribuna politica. L’episodio rischia ora di offuscare non solo la serata, ma anche la figura artistica dello stesso Pappalardo, sollevando interrogativi sul confine tra espressione personale e rispetto istituzionale negli eventi pubblici.



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